Articoli | 04 November 2013 | Autore: Stefania Antonelli

Come ti rigenero il servosterzo

Rigenerare servosterzi elettrici non è un’attività di quelle “inflazionate”, in cui prima o poi tutte le aziende si vogliono cimentare. Block Stem ne fa il proprio core business, con una conoscenza tecnica e un know-how che possono derivare solo da una forte passione. Abbiamo chiesto agli ingegneri Alessandro Menga e Danilo Eramo di raccontarci quali sono le difficoltà che si incontrano in questo mestiere e come superarle con successo.

Ascoltarli parlare del proprio lavoro è veramente piacevole. Alessandro Menga e Danilo Eramo di Block Stem riescono a trasmettere anche con le parole l'entusiasmo che mettono ogni giorno nelle attività di ricerca e assistenza tecnica nell'ambito della rigenerazione di piantoni servosterzo e valvole EGR.
Ci hanno parlato dei punti di forza dell'azienda, della grande organizzazione logistica necessaria perchè tutto sia fatto velocemente e ovviamente dell'alta competenza tecnica necessaria non solo per la rigenerazione vera e propria, ma anche per l'assistenza al cliente, prima e dopo la vendita.

Quali articoli rigenerate?
Il business core è incentrato sui sistemi di ausilio sterzo: piantoni sterzo dotati di servosterzo elettrico (EPS Electrically Powered Steering), scatole guida elettromeccaniche e pompe elettroidrauliche.
La nostra capacità produttiva mensile è di circa 2.500 pezzi. 
Avendo avuto un ottimo riscontro su questi prodotti ed essendoci guadagnati la fiducia dei nostri clienti, siamo stati stimolati ad allargare il business, e abbiamo introdotto anche il processo di rigenerazione delle valvole EGR. 
La percentuale di crescita della domanda delle valvole sta rispecchiando quella che è stata la crescita della domanda dei servosterzo con risultati al di sopra delle nostre stime.
Per alcuni di questi articoli, abbiamo a magazzino anche una piccola gamma di prodotti nuovi.
 
Perché scegliere un prodotto rigenerato?
Perchè si risparmia in confronto al nuovo. Inoltre, nel caso di autovetture fuori produzione, il prodotto rigenerato è l’unica alternativa qualora non ci sia più disponibilità del nuovo.  

Cosa rende affidabile un prodotto rigenerato?
Certamente il primo elemento per rendere affidabile un prodotto rigenerato è lo studio approfondito nella ricerca guasti, che è la parte fondamentale quando si riceve un pezzo non funzionante.
Individuare l'origine della difettosità e capire subito i componenti sui quali intervenire sono elementi imprescindibili per l'affidabilità e la qualità del prodotto da rigenerare.
Altrettanto importante è scegliere componenti di qualità: noi certamente puntiamo alla qualità equivalente a quella di primo impianto.
Tutti i nostri prodotti sono coperti da un anno di garanzia come da normativa europea.
 
Quali sono le difficoltà maggiori che si incontrano nello sviluppo dei processi di rigenerazione?
Sicuramente il recupero dell'usato, in termini sia di disponibilità interna nostra sia di celerità nel recuperare gli stessi dalle officine o dai distributori a cui si è fatta la vendita del prodotto rigenerato.
Senza l'usato per noi è difficile andare avanti con la pianificazione della produzione e tutti gli aspetti connessi.
Un’altra difficoltà consiste nel valutare la reale fattibilità dal punto di vista tecnico con la relativa ricerca dei componenti necessari alla riparazione, senza però trascurare l’aspetto economico: il prodotto deve essere affidabile ma allo stesso tempo competitivo dal punto di vista commerciale.
 
Per il recupero usato e la ricerca pezzi di ricambio come siete organizzati?
Abbiamo un'organizzazione interna per la pianificazione dell'evasione degli ordini e del recupero dell'usato. 
Facciamo periodicamente una stima del tempo medio di rientro a fronte delle forniture. C'è un monitoraggio costante e molto attento.
Per fare un esempio estremo (è una possibilità abbastanza remota, in realtà): se un cliente ordina sempre lo stesso articolo ma non ci fa rientrare gli usati, si può arrivare alla sospensione temporanea delle forniture.
Per quanto riguarda il discorso dei ricambi, l'ingegner Eramo, che è l’ingegnere elettronico che coordina l’area ricerca e sviluppo, effettua lo screening dei componenti di cui approvvigionarsi. Il canale web è un ottimo strumento in questo senso. 
Una volta individuato il componente di qualità che ci serve, l'ufficio acquisti si adopera per trovare il distributore, il fornitore, pianificare un ordine programmato, spuntare un buon prezzo.
Abbiamo i nostri fornitori principali, ma ci guardiamo sempre intorno, perchè è importante poter avere almeno due fornitori dello stesso articolo, in modo da avere sempre le consegne assicurate anche quando uno dei fornitori non ha giacenze di magazzino.
Quando un ricambio è particolarmente strategico, cerchiamo di fare un ordine programmato almeno su un anno di fornitura per poi avere delle consegne scaglionate che ci fanno stare tranquilli nell'arco del periodo di gestione.
 
In quali mercati siete presenti?
Siamo molto radicati nel mercato nazionale. Con quello estero abbiamo già intrapreso una buona attività. 
Chiaramente l'aspetto logistico crea qualche difficoltà: mentre nel mercato nazionale possiamo spedire nell’arco di 24 ore e recuperare l’usato nel giro di pochi giorni, nel mercato estero questi tempi si complicano notevolmente. 
Per cercare di limitare al minimo queste problematiche, quando ci approcciamo a un mercato oltre confine facciamo in modo che il potenziale cliente disponga già di una parte di usati. 
In alcuni casi siamo noi ad acquistare per conto dei nostri clienti parte del materiale utile a creare la rotazione necessaria a rendere il lavoro più snello. 
Avendo buona dimestichezza nella gestione delle problematiche di carattere sia tecnico sia logistico, siamo in grado di fornire know-how e un pacchetto di prodotti a magazzino che possa dare già una certa indipendenza nella gestione del prodotto. 
Stiamo già lavorando in maniera significativa con Germania, Francia, Belgio e Olanda.
 
Come riuscite a soddisfare in modo efficace la domanda?
In primo luogo grazie a una notevole disponibilità di usati da lavorare e quindi di prodotto a magazzino. In secondo luogo grazie a un’efficiente organizzazione logistica: evasione dell’ordine, spedizione della merce, recupero dell’usato. 

Quali sono i vostri punti di forza?
Abbiamo tantissima attenzione per le esigenze del cliente. 
Comprendiamo  quali possono essere le problematiche del fermo macchina, anche magari in occasione di un intervento in garanzia, quindi cerchiamo di essere celeri nelle forniture e nelle assistenze. Altri punti di forza sono la scrupolosità dei controlli nelle fasi di collaudo e le finiture estetiche del prodotto finito.
Inoltre, l’impegno e la costanza profusi nella ricerca e sviluppo non si limitano alle problematiche più ricorrenti, ma cerchiamo di guardare oltre con l’obiettivo di anticipare le richieste del mercato, ampliando costantemente la gamma dei prodotti disponibili.
Il contatto diretto con le officine nell’ambito dell’assistenza pre e post vendita ci garantisce una serie di feedback giornalieri.
Tale assistenza viene fatta da personale qualificato che conosce bene le problematiche di questi prodotti (il coordinamento di questo gruppo è affidato a me, Ingegner Alessandro Menga). 
Siamo in grado di fornire tutti gli elementi per individuare la natura della problematica e poi fornire le indicazioni su come procedere per la risoluzione del problema, in modo rapido ed efficace.
Quando poi si verificano delle situazioni che sono nuove anche per noi, lì dove possibile effettuiamo i controlli e le verifiche del caso direttamente presso la nostra struttura, altrimenti siamo noi a recarci presso l’officina.  
Sono occasioni per noi di grande interesse, che ci consentono  di allargare  le nostre conoscenze e le nostre esperienze.


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