Articoli | 16 May 2014 | Autore: Francesco Giorgi

Ricambi auto: l’Europa non è unita

Notevoli differenze nel prezzo di listino dei ricambi auto più comuni, fra Italia, Germania, Francia e Spagna. E quante stranezze! Lo rivela un’indagine DAT-Italia

Quante “stranezze” nella gestione delle vendite al dettaglio dei ricambi auto! Secondo una recente indagine condotta da DAT–Italia che ha setacciato il comparto nel nostro Paese, ma anche in Francia, Germania e Spagna prendendo in considerazione i ricambi più utilizzati per i modelli più venduti in Italia (e che vengono coinvolti nell’80% dei sinistri: dunque paraurti, fari, cofani, parabrezza, per questo con maggiore incidenza sui costi delle assicurazioni), il settore ricambi, nei quattro mercati presi in considerazione, fa emergere notevoli differenze di prezzo. E questo nonostante i listini delle auto nuove possano essere considerati come equiparabili fra i vari Paesi europei (tranne le “fisiologiche” variazioni per via delle diverse dotazioni di serie e per le tassazioni locali).

Dall’indagine DAT–Italia emerge che l’Europa unita è tutt’altro che tale se si considera il prezzo finale dei ricambi auto. In Francia i prezzi sono i più cari, mentre in Germania (tanto per cambiare) sono i più economici; nel mezzo, ci sono Italia e Spagna. Di più: su alcuni ricambi, le differenze sono vistosissime: fino a un “taglio” in Germania del 16–20% in meno, rispetto all’Italia, nel caso di portelloni, paraurti e porte di Volkswagen Golf, Mercedes Classe A e Fiat 500.

Nel caso della Francia, gli incrementi viaggiano nell’ordine del 20–30% in più, come nel caso di VW Golf (parabrezza, porta anteriore, paraurti), Fiat 500 e Ford Fiesta. Appare poi clamoroso, per restare in Francia, che in madrepatria anche i ricambi Renault siano più costosi rispetto all’Italia (e ancora meno in Spagna). “Mosca bianca”, in Francia, il prezzo dei ricambi Mercedes, minore in confronto all’Italia (anche per la Spagna il prezzo è inferiore).

Occorre considerare che i prezzi di listino dei ricambi auto sono quelli che le Compagnie assicuratrici pagano effettivamente nel caso di rimborso dei sinistri, e che gli automobilisti privati pagano al banco per le “soluzioni fai-da-te”, pratica che, complice la delicata situazione internazionale dei mercati, è tornata in auge. Il prezzo di listino è, in ogni caso, il prezzo di base per eventuali sconti riservati agli operatori del settore (autoriparatori).

"E' chiaro – indicano i vertici di DAT-Italiache le politiche di prezzo dei ricambi praticate dai costruttori e dagli importatori nei vari paesi europei ha una notevole influenza sui costi assicurativi, sulle importazioni e vendita di ricambi alternativi e non ultimo sulla convenienza a riparare i componenti dei veicoli danneggiati piuttosto che ripararli. Dopo tutto le auto le assemblano e le producono i costruttori, ma senza i concessionari che le sanno vendere e gli artigiani che le sanno riparare non ci sarebbero auto in circolazione".

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