Articoli | 27 April 2018 | Autore: Tommaso Caravani – Cristina Palumbo

Gli USA in Europa, AAG e GPC: i professionisti delle acquisizioni a confronto

Nel mercato della distribuzione ricambi europeo sono entrati i grandi colossi americani: è l’inizio di una nuova era per l’aftermarket indipendente? Ne parliamo con Jean-Jacques Lafont, presidente di Alliance Automotive Group, distributore di primo piano in Francia e UK che è stato acquisito da GPC.
 

Uno dei protagonisti dei grandi cambiamenti nel settore della distribuzione ricambi a livello internazionale è Alliance Automotive Group, società nata nel 1989 con l’acquisizione di un importante distributore francese e che da allora ha continuato a crescere per acquisizioni.

Tra le principali ricordiamo in particolare quelle che hanno dato inizio alla conquista del mercato anglo francese: l’acquisizione del 50% delle quote di Groupauto France nel 1996 (poi completata nel 2005), e nel 1997 quella di FSG (successivamente divenuto Groupauto UK).

Da quel momento, a suon di acquisizioni, AAG è diventato uno dei “big player” in Francia e Gran Bretagna, tanto da suscitare l’interesse di uno dei colossi della distribuzione in America, Genuine Parts Company (GPC), che l’anno scorso ha messo sul piatto circa 2 miliardi di dollari per acquisirla.
Oggi AAG conta circa 7.500 dipendenti che lavorano nelle oltre 1.800 società che fanno parte del gruppo (40 centri di distribuzione, 333 ricambisti di proprietà e 1.468 affiliati, secondo i dati dichiarati da GPC) diffusi prevalentemente in Francia, Regno Unito, Germania e Polonia, per un fatturato di circa 1,7 miliardi di euro.

Questa estrema sintesi di tutti i movimenti che hanno caratterizzato la strategia espansiva di AAG.

Se in America GPC, che conta su un giro d’affari di 15,7 miliardi di dollari, circa 39.600 dipendenti, 90 centri distributivi, 7.300 negozi (di cui 1.900 di proprietà), lavora con un sistema di distribuzione misto (vendita sia diretta all’officina sia tramite distributori) e con un marchio proprio (Napa), è importante capire quale influenza tutto ciò possa avere sul gruppo europeo e sulle sue strategie per il prossimo futuro in Europa.
Abbiamo perciò incontrato Jean-Jacques Lafont, presidente di Alliance Automotive Group e membro del consiglio di amministrazione di Groupauto International.
 
Quali sono le strategie di GPC e AAG in Europa per i prossimi anni?
Bene, prima di tutto mi faccia spendere due parole sul perché GPC investe in Europa attraverso AAG. Genuine Parts Company è la più grande organizzazione aftermarket del mondo, ora che hanno acquisito AAG, e l’idea di base di GPC è quella di continuare a investire in Europa attraverso AAG.
Quindi se gli americani hanno investito in un’azienda che oggi è attiva in quattro paesi europei, ovviamente la strategia futura sarà quella di sviluppare ulteriormente il business: non solo aumentare il nostro market share nei paesi in cui siamo presenti, ma anche sviluppare la nostra presenza su un’area maggiore.
 
Siete molto cresciuti in Europa grazie ad acquisizioni, prima come AAG e probabilmente da oggi con un partner come GPC, come si integreranno queste realtà?
Prima di tutto bisogna dire che tutte le aziende acquisite sono già integrate perché le acquisizioni sono sempre state parte del nostro DNA.
AAG è cresciuta negli ultimi 30 anni principalmente, per non dire esclusivamente, attraverso le acquisizioni. Tanto per fare un esempio, solo negli ultimi tre anni abbiamo concluso 72 acquisizioni, quindi questo è quello che sappiamo fare.
Abbiamo un team dedicato che si occupa proprio di fusioni e acquisizioni (merging and acquisition team) in ogni paese in cui operiamo: una soluzione che ci permette di ridurre il tempo che passa da quando acquisiamo un’azienda a quando diventa effettivamente completamente integrata. Oggi impieghiamo dai 2 ai 3 mesi, a seconda del paese dove avviene l’acquisizione. Questa attività la conosciamo bene ed è esattamente quello che pensiamo di fare in futuro.
 
Il mercato italiano è uno dei più importanti in termini di fatturato per l’aftermarket, avete pensato di venire nel nostro paese o effettuare acquisizioni in Italia?
Come ho detto fare acquisizioni è il nostro modo di sviluppare il business, ma le acquisizioni sono anche legate alle opportunità che possono sorgere: si fanno acquisizioni sulla base di dove si vorrebbe essere e di cosa si vorrebbe fare, ma anche delle opportunità che capitano.
Ad oggi non abbiamo obiettivi particolari in Italia che potrebbero essere interessanti per noi. Diciamo che non c’è nessun pregiudizio nell’investire o nel non investire in Italia: è un paese in cui GPC io suppongo vorrà sicuramente essere presente nel prossimo futuro, ma non sappiamo ancora quando né eventualmente come, visto che non abbiamo individuato dei target in Italia
 
AAG è il più grande partner di Groupauto International, quale sarà il futuro di questi gruppi con la crescita sempre più importante dei propri partner?
È una buona domanda. Come GPC ci siamo fatti proprio questa domanda quando abbiamo iniziato a unire le nostre forze ed è stato subito chiaro che noi consideriamo Groupauto International come un utile strumento nel mercato e questo è il motivo per recentemente GPC ha preso la decisione di entrare in Groupauto International anche in America, in Canada e in Messico.
L’idea di mettere Grupauto International da parte è lontana da noi, anzi pensiamo di poter migliorare la capacità di Grupauto International di andare avanti. Quindi tornando alla sua domanda, è chiaro che con il consolidamento di queste organizzazioni avremo alcuni di questi gruppi internazionali con soci di grandi dimensioni, ma credo che questo rappresenti sia un’opportunità per questi gruppi, non solo per migliorare la missione originale di spingere gli acquisti sui fornitori a pannello, ma anche di migliorare gli aspetti strategici del business.
 

Chi è Genuine Parts Company
Fondata nel 1928 l’azienda è quotata in borsa dal 1968.
I suoi mercati di riferimento sono quattro: ricambi automotive (APG), industria, business e materiali elettrici; il 52% del suo fatturato proviene dal settore automotive con un volume di vendite di 8,3 miliardi di dollari (al 30 settembre 2017) (globalmente 15,9 miliardi).
Il suo mercato di riferimento principale è quello della riparazione professionale ma vende anche al privato; la maggior parte delle vendite (90%) le effettua con i prodotti a marchio proprio, Napa.
Inoltre negli Stati Uniti gestisce un suo network di officine di riparazione (di proprietà e in franchising) che in tutto conta circa 16.000 officine auto (Napa AutoCare center), 1.300 officine truck (NAPA Truck Service Center) e 600 carrozzerie (Napa AutoCare Collision Center).
È presente negli Stati Uniti, Canada, Messico, Australasia ed Europa. Lo scorso novembre ha concluso l’acquisizione del distributore anglo-francese AAG Alliance Automotive Group.
Lavora con un duplice sistema: distribuisce ricambi attraverso oltre 6.000 negozi Napa negli Stati Uniti e distributori locali.
 

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Tags: distribuzione ricambi acquisizioni automotive alliance group genuine parts company

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