News | 03 July 2020 | Autore: Redazione

Dispositivi antiabbandono: Unipol arriva in aftermarket
Entrata in vigore lo scorso novembre, la Legge che obbliga i genitori con figli piccoli (fino ai 4 anni di età) a dotarsi di un sistema di prevenzione per l’abbandono ha creato tanto rumore durante la sua definizione. Poi, tra un ritardo e un regolamento da attuare, i clamori si sono attenuati e la Legge è entrata in vigore senza troppi trambusti.

Almeno per chi non ha un bambino piccolo, perché, in questo caso la maggior parte dei genitori si è dovuta scontrare tra la scelta di dispositivi con caratteristiche differenti. I dispositivi antiabbandono, infatti, hanno come requisito (per farla semplice) quella di avvertire il guidatore nel caso in cui, allontanandosi da veicolo, abbia lasciato il proprio figlio a bordo. 

Abbiamo testato il prodotto proposto da UnipolSai Qshino, che appartiene alla categoria dei prodotti aftermarket per chi ha già un seggiolino non dotato di questo dispositivo. La vera sfida, infatti, è quella di “rendere intelligenti” tutti i seggiolini già venduti fino a novembre scorso e per farlo esistono modalità differenti. Alcuni prodotti si agganciano alle bretelle, mentre altri hanno un sensore di pressione che “sente” il peso del bambino. Qshino appartiene a questa seconda categoria e, con un App dedicata, permette di impostare differenti livelli di allarme.

In generale il funzionamento è molto semplice, una volta “associato” il telefono al Qshino tutto avviene automaticamente. Ovviamente, come tutti questi dispositivi, il vero limite è tutto nell’utilizzatore. Al di là di avere uno smartphone, infatti, ogni automobilista deve attenersi alle corrette indicazioni, come avere una connessione internet e tenere attivato il Bluetooth. 
In caso di emergenza, il sistema avverte l’automobilista della presenza del bambino in auto e nel caso fa partire una serie di SMS a persone selezionate.

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Tags: sicurezza sicurezza passiva

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