News | 10 May 2022 | Autore: David Giardino

Ci ha lasciato Giuseppe Palmerini

Lutto nel mondo aftermarket: è mancato Giuseppe Palmerini.
 



Ci sono messaggi che quando li leggi ti lasciano un vuoto dentro lo stomaco, e aspetti con un’ultima speranza che arrivi la smentita da chi gli è più vicino, sapendo però in cuor tuo che questa non arriverà.

Giuseppe non ha avuto negli ultimi anni grande fortuna con la salute, ma nonostante ciò che sarebbe fortemente riduttivo definire “acciacchi dell’età”, non ha mai dato segni di stanchezza o di rinuncia al suo spirito imprenditoriale brillante, sempre proiettato al prossimo progetto, alla nuova avventura imprenditoriale.

Giuseppe Palmerini l’ho conosciuto agli inizi dei miei primi passi nel mondo del post-vendita automotive, era il 1997 e l’allora Gruppo APS - poi diventato APS Cecauto -, era pioniere in Italia del concetto di filiera ricambisti e officine per offrire una riparazione di qualità in tutta Italia.

Da allora di cose ne sono accadute molte, non tutte sono state dei successi ovviamente, ma nessuna sconfitta è mai riuscita a spegnere il fuoco imprenditoriale di Giuseppe, e non ti stupivi certo se chiamandoti ti informava di una nuova idea o opportunità.

In questo quarto di secolo di frequentazione, con Giuseppe è nato un rapporto che ha superato la semplice relazione professionale, abbiamo costruito nel tempo un rapporto di stima e fiducia reciproca, tanto che in un nostro incontro successivo a una lunga convalescenza, abbiamo parlato del mercato e delle ancora attuali necessità, uguali a quelle già percorse anni prima; dopo poche settimane una telefonata di Giuseppe mi annunciava la nascita di G6.

In questo lungo periodo di restrizioni sanitarie non ho avuto tante occasioni per incontrare Giuseppe, ma fortunatamente il telefono ha potuto mantenere vivo il nostro rapporto, anche in queste ultime settimane di ricovero. La cosa eccezionale delle nostre conversazioni è che Giuseppe mai si lamentava del disagio della malattia, ma dedicava il tempo delle nostre conversazioni a spiegarmi ciò che avrebbe fatto successivamente alle sue dimissioni, certo che nessun malanno sarebbe stato più forte della sua volontà di riuscire a portare a termine un nuovo importante progetto.

Una volontà che mi ha contaminato illudendomi sino alla fine che avrebbe vinto anche questa volta.
Giuseppe Palmerini lascia una importante eredità al nostro mercato fatta di capacità e spirito indomito; lascia sicuramente un vuoto enorme nel grande tavolo familiare dove la famiglia Palmerini è solita riunirsi a pranzo per poter godere appieno della presenza di tutti i suoi membri; una tradizione che ha permesso di trasferire nel tempo un imprinting unico a questa famiglia, e che non sarà difficile riconoscere anche nei suoi passi futuri.

 

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