News | 30 November 2023 | Autore: redazione

Aftermarket e vendita di ricambi online: l’evoluzione di una nicchia

Fenomeno in crescita, la vendita online di ricambi rimane comunque una parte marginale dell’attività dei siti di e-commerce. Questa la fotografia dello studio realizzato da ANFIA-Aftermarket in collaborazione con GiPA.
 

La vendita di ricambi online è sicuramente un fenomeno da tenere monitorato, perché dimostra una tendenza costante alla crescita, ma è bene fare delle distinzioni per capire meglio quanto vale realmente e quanto possa essere considerato un canale di vendita ancora in via di sviluppo.

La conferenza stampa di mercoledì 29 novembre organizzata da ANFIA è stata l’occasione per presentare la seconda edizione dello studio "Aftermarket e E-commerce. Gli acquisti online di Automobilisti e Ricambisti", realizzato da ANFIA-Aftermarket in collaborazione con GiPA (la prima edizione era del 2021 n.d.r.).

Davide Sassetti, responsabile area mercato-web di ANFIA-Aftermarket, ha introdotto la presentazione spiegando quanto fosse importante per i soci di ANFIA comprendere meglio in cosa consista la vendita online dei ricambi, che rappresenta sicuramente un canale di business in crescita, ma in parte poco conosciuto.
Lo studio realizzato in collaborazione con GiPA permette di evidenziare e mettere a fuoco meglio i numeri e i fattori che caratterizzano questa attività.

“Essendo gli acquisti online un fenomeno in decisa crescita negli ultimi anni, è importante monitorarne le tendenze anche nel nostro specifico comparto, in cui i consumatori di ricambi si dividono tra automobilisti (B2C) e operatori di settore (B2B)”, afferma Davide Sassetti.

In particolare, come evidenzia subito all’inizio della sua esposizione Marc Aguettaz, managing director di GiPA, in generale l’e-commerce dei ricambi dimostra sì un trend crescente ma è importante distinguere fra quelli che sono considerati “ricambi auto” dai professionisti dell’aftermarket e che operano prevalentemente in piattaforme B2B e quelli annoverati dai siti B2C nella macro-categoria dei ricambi.

Ad esempio, nei siti B2C vengono considerati come ricambi tutti i prodotti relativi alla cura e manutenzione non solo dei veicoli, ma anche ad esempio di motociclette o addirittura tagliaerba, motoseghe ecc., oltre a pneumatici, prodotti per il car care, utensili e attrezzature, accessori, caschi e abbigliamento tecnico.

Per questo lo studio ha cercato di collocare le merci sotto la categoria corretta per capirne il valore reale e allo stesso tempo evidenziare come nei siti dichiaratamente B2C in realtà vi siano anche “infiltrazioni” di professionisti che per ragioni diverse acquistano come privati ricambi necessari alla loro attività professionale.

Secondo lo studio, il mercato B2B vale oggi circa 468 miliardi di euro e tra il 2021 e il 2022 è cresciuto del 3% circa; il mercato B2C, invece, che è cresciuto del 20% nello stesso periodo, comprende però una quota importante di servizi.

Inoltre, come spiega Marc Aguettaz: “dall’indagine risulta in rialzo, tra il 2020 e il 2022, il numero dei ricambisti che vendono prodotti online B2C, che passa dal 26% al 62% del totale.
Diminuisce, tuttavia, la percentuale di questo tipo di vendite sul fatturato complessivo di questi ricambisti, che scende dal 42% del 2020 (anno segnato dalle restrizioni dovute alla pandemia) al 25% del 2022, per ridursi al 15% sul totale delle vendite di tutti i ricambisti intervistati, inclusi quelli che non usano il canale e-commerce.
Inoltre, circa 6 ricambisti su 10 ritengono che, tra gli acquirenti del canale B2C, ci siamo anche meccanici in incognito, un fenomeno che, in base alle loro stime, pesa per il 18% del proprio fatturato B2C”.

I dati confermano, quindi, che il mercato delle vendite online, ha ancora proporzioni limitate, vuoi perché l’identificazione del ricambio corretto non è sempre così facile, vuoi perché il ruolo attivo del ricambista come “consulente” è ritenuto fondamentale, vuoi perché il fai da te non è particolarmente sviluppato nel nostro paese.

“Senza dubbio – conclude Aguettaz -, siamo comunque di fronte ad un mondo che si sta sviluppando a ritmi rapidi e che apre molte nuove possibilità. Nel 2023, non è più consentito non essere presenti in questo canale di vendita, nella consapevolezza che, per ora, sempre di nicchia si tratti”.

Per vedere il video della conferenza stampa clicca qui.


 

Photogallery

Tags: ANFIA vendite online e-commerce Anfia-Aftermarket

Leggi anche