News | 02 March 2012 | Autore: Stefania Antonelli

In arrivo una norma italiana per l’omologazione dei cerchi ruota
È in approvazione in questo momento a Bruxelles una regolamentazione relativa all’omologazione dei cerchi ruota, che attualmente in Italia manca. Si tratta di un recepimento nazionale dell’europea ECE ONU 124 “Regolamento n.124 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) – Disposizioni uniformi relative all’omologazione di ruote per autovetture e loro rimorchi”. È stata redatta dal ministero dei Trasporti in collaborazione con Assoruote (associazione di categoria dei costruttori di cerchi in lega leggera), Assogomma (associazione di categoria dei costruttori di pneumatici), Anfia (Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche)e Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri).
 
Oltre a stabilire i parametri secondo i quali i cerchi potranno definirsi a norma e sicuri, speriamo che la nuova regolamentazione si esprima anche relativamente alla questione dei loghi della casa auto riportati sui cerchi: contraffazione o no?
Attualmente la questione è interpretata a diversamente a seconda degli interessi degli attori coinvolti. Noi, dal canto nostro, non abbiamo dubbi su quello che riteniamo giusto.
 
D’altra parte il Codice della Proprietà Industriale nell’articolo 21 sancisce che “i diritti di marchio di impresa registrato non permettono al titolare di vietare ai terzi l’uso nell’attività economica, purché l’uso sia conforme ai principi della correttezza professionale […], del marchio d’impresa se esso è necessario per indicare la destinazione di un prodotto o servizio, in particolare come accessori o pezzi di ricambio”.
 
E non sono pochi gli esempi di controversie per l’uso di un logo conclusesi con una sentenza da parte della Corte di Cassazione a favore dell’uso del marchio. Citiamo l’ordinanza 47081 del 18 novembre 2011, relativa all’oscuramento per un’ordinanza del tribunale di Brindisi di tre siti internet “colpevoli” di vendere copricerchi non originali con il logo della casa auto: “la contraffazione penalmente sanzionabile è solo quella che attiene al marchio nella sua funzione distintiva. È legittima, invece, nei casi e con i limiti indicati in sentenza, la riproduzione dei marchi con funzione estetico-descrittiva”.

Approfondimenti:
 
Per la sentenza della Corte di Cassazione

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