News | 15 September 2014 | Autore: Francesco Giorgi

Padova: “Tari iniqua, non pago”. E il meccanico rispedisce il modello F24 al sindaco

Atto di “disobbedienza fiscale” da parte del titolare di un’officina di autoriparazioni a Padova. Federcontribuenti Nord Est: “Officine meccaniche e concessionarie d’auto fra le PMI più vessate dalla Tari”

La tassa comunale sui rifiuti è iniqua: e c’è già chi si ribella e non paga. Non per cattiveria, malvagità o mancanza di volontà; nemmeno perché convinzioni politiche personali portano a una scelta di pensiero anarchica; ma per una ragione molto più semplice: è troppo elevata. E a dare il “via” alla clamorosa decisione è il titolare di un’attività di autoriparazione. Un meccanico di Padova che, vistosi recapitare una “cartella” Tari dall’importo troppo elevato, ha imbustato il modello F24 insieme alla lettera accompagnatoria della multiutility (in questo caso: Acegas-Aps Hera) e ha spedito il tutto all’indirizzo del sindaco Massimo Bitonci, con l’invito al primo cittadino della Città del Santo a pagare di persona la tassa: “Tagli gli stipendi ai manager pubblici, tagli le spese di palazzo Moroni, anziché continuare a torchiare la gente che lavora. Io sono stanco di questi continui aumenti. A gennaio avevo anche deciso di farla finita: ho mantenuto il cappio in officina per continuare a ricordarmi quanto in basso ero caduto. Ma ho deciso di ribellarmi, e quella tassa, con un aumento così spropositato per altro, non la pago".

E’, secondo quanto riporta in queste ore il sito Web Padova Oggi, lo sfogo di Loris Ravazzolo, 60 anni, titolare dell’officina “Due e quattro ruote” di Padova. Il sessantenne artigiano si è visto recapitare una Tari che indica un aumento del 78% tendenziale nella tassa sui rifiuti. Detta in soldoni, da 452 euro per 12 mesi a 528 euro di acconto per i primi otto mesi dell'anno. Salvo conguaglio. Va ricordato che per il 2014 il Comune di Padova ha previsto il pagamento della Tari (che sostituisce la Tares) in due rate: entro il 16 settembre la prima tranche; entro il 16 novembre la seconda rata. In più, viene previsto un conguaglio a marzo 2015 “Per situazioni particolari (cessazioni, subentri, nuove utenze successive all'emissione delle bollette ecc.)”.

La incredibile (ma, purtroppo, vera) “cartella” che il meccanico padovano si è visto recapitare ha generato un atto di disobbedienza fiscale tutt’altro che clamoroso. Anzi, c’era da aspettarselo. A questo proposito, Fabio Dalla Mura, avvocato e responsabile per Federcontribuenti Nord Est dei rapporti con le piccole e medie imprese, fotografa una situazione desolante per le realtà che operano nella filiera automotive:  "Le officine meccaniche, come anche le concessionarie d'auto, sono particolarmente vessate dal sistema della Tari”. In questo senso, l’invito alla pubblica amministrazione è di Rivedere i canoni di questo servizio per le attività economiche che smaltiscono gran parte dei propri rifiuti in canali specializzati, come appunto avviene per le officine e per alcune categorie di artigiani".

A questo punto, ci si chiede cosa ne pensino i rappresentanti dell’amministrazione comunale: “Sono d’accordo con l’artigiano Loris Ravazzolo: la Tari è troppo cara, soprattutto per le aziende – indica l’assessore ai tributi di Palazzo Moroni, Stefano GrigolettoPurtroppo il Comune non può realizzare alcun utile con la Tari: così stabilisce la legge: la tassa infatti non viene pagata al Comune, ma alla multiutility con sede a Bologna”. Dal punto di vista legato alla gestione amministrativa, l’assessore commenta una propria personale dissociazione nella fusione con Hera (“Da consigliere di opposizione mi sono opposto alla fusione Aps-Acegas-Hera, sostenuta dall’ex sindaco Zanonato  perché avrebbe dovuto portare alla riduzione delle tariffe”). Dal punto di vista personale, il rappresentante di Palazzo Moroni è d’accordo con l’atto di disobbedienza fiscale dell’autoriparatore di Padova: “Il signor Ravazzolo, con la sua giusta protesta, sta confermando che la fusione voluta dal Pd sta portando a risultati opposti rispetto a quelli che erano stati propagandati”. Tuttavia, conclude Grigoletto, “Il destinatario a cui il signor Ravazzolo dovrebbe mandare il suo F24 non è il sindaco attuale, ma quello precedente, con il suo vice". Torneremo sicuramente sulla vicenda; ma quante altre simili se ne prospettano?

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Tags: prelievo fiscale tari

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