News | 19 September 2014 | Autore: Francesco Giorgi

Ricambi auto: il web è “di moda” e si risparmia. Ma bisogna essere esperti

Ampia disponibilità, offerta, approccio user friendly agli acquisti: l’e–commerce è uno strumento utile per comprare e risparmiare. Ma bisogna essere attenti che il ricambio trovato sia effettivamente quello da cambiare.

Che il web sia una realtà ben radicata nel costume, non è certo un mistero. In vent’anni, internet ha sovvertito molti canali del vivere quotidiano, tanto che il 21esimo secolo sarà ricordato come quello della “rivoluzione multimediale”: in pochi anni, abitudini e consuetudini sono state stravolte. E il commercio non costituisce una eccezione: da tempo l’e–commerce fa parte delle strategie di promozione e vendita di un numero sempre maggiore di aziende. I motivi? E’ presto detto: ampia possibilità di osservare le proposte, un approccio alle offerte e ai listini sempre più user friendly, modalità di pagamento semplici. In una parola: trasparenza.

Il mondo del commercio online da tempo interessa anche il settore automotive aftermarket: non è un mistero che ricambi e accessori – allo stesso modo di abbigliamento, calzature, informatica, vacanze - possono essere acquistati attraverso il proprio Pc. E’ un modo di acquistare considerato molto interessante dagli utenti, perchè permette generalmente di avere prezzi più bassi degli acquisit off line. L’ampio assortimento di articoli – sia originali sia compatibili – comporta, secondo recenti studi, risparmi fino al 50% , come riporta anche il portale Sicurauto.it.

Attenzione, però: nel settore dei ricambi auto non sempre gli acquisti sono “sicuri” dal punto di vista dell’esatta corrispondenza del ricambio cercato. L’elevatissimo turnover dei codici ricambi fa sì che non sempre chi trova online il ricambio desiderato poi possa effettivamente montarlo (direttamente, se possiede la necessaria capacità e gli spazi per farlo), o farlo montare dal meccanico di fiducia. E questa difficoltà nella ricerca del codice vale sia quando l'acquisto è effettuato su portali generalisti - come Amazon - sia quando avviene su siti legati al ricambio. E anche la semplice comunicazione online al ricambista dei dati–base della vettura (marca, modello, anno di produzione) non sempre è sufficiente per l’individuazione del ricambio giusto. Nel caso che il “pezzo” non vada bene, per il cliente arriva un nuovo grattacapo: rifare il pacco e spedirlo indietro, con l'inevitabile perdita di tempo e le non semplici traversie burocratiche. Come dire: per comprare online ed essere, se non proprio sicuri al cento per cento, almeno “quasi certi” che il ricambio acquistato vada bene, bisogna essere esperti.

Secondo una recente indagine (autozona.it - azienda specializzata nella distribuzione di autoricambi online), il 43% degli utenti intenzionato ad acquistare un componente attraverso il Web non l'ha poi fatto, all'atto pratico, temendo che il meccanico di fiducia non sia disponibile a montarlo; il 28% ha paura di sbagliare la scelta del ricambio, mentre per il 21% la differenza di prezzo che possa giustificare i tempi di attesa e il rischio di errore non è sufficiente e il 17%, più semplicemente, non si fida di acquistare online.

E’ anche per questo che l’Italia, rispetto ad altri paesi europei, è insieme alla Spagna “fanalino di coda” negli acquisti online di ricambi auto: secondo l'analisi di Consumerbarometer.com di Gooogle, Francia e Germania si attestano in media sul 20% (rispettivamente 23% e 17%), Gran Bretagna al 18%, mentre da noi la percentuale 2013 è del 3% (superiore, in ogni caso, dell’1% registrato nel 2012).

Molti utenti rivolgono la propria attenzione verso prodotti di consumo e di semplice montaggio: lubrificanti, spazzole tergicristallo, batterie, lampadine. Oppure pneumatici: i conosciuti siti Web dedicati interamente alla vendita via web di gomme, che appoggiandosi a officine convenzionate dislocate sul territorio permettono di ricevere a casa gli pneumatici acquistati, che poi potranno essere montati con pochi euro. Altri utenti (quasi uno su due) fanno del web uno strumento… utilitaristico, come se il mercato online fosse un catalogo: acquisteranno presso il negozio di autoricambi il “pezzo” del quale hanno bisogno, ma prima si documentano sulla disponibilità e soprattutto sui prezzi dei ricambi stessi.

Un ultimo esempio in ordine temporale del "proliferare" del commercio via internet nel settore automotive è quello di Amazon, che ha lanciato nella categoria dedicata (Auto e Moto) uno strumento di selezione dei prodotti simile a quello utilizzato dagli specialisti (ricerca per marca veicolo, versione e tipo di motore), mettendo a disposizione degli utenti un assortimento di oltre 700.000 articoli.
Molto probabilmente i margini di errore sono ancora alti e ci saranno ancora numerosi aggiustamenti da fare, ma questo esempio deve essere un segnale per gli operatori del ricambio che operano online e offline. L'appeal di Amazon nell'ecommerce è universalmente riconosciuto e il suo business nel settore "auto e moto" non deve essere trascurato.

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Tags: autoricambi vendite online

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