News | 29 October 2014 | Autore: Francesco Giorgi

Componentistica automotive: primo semestre positivo per le esportazioni dall’Italia

Lo indicano i dati ANFIA relativi al periodo 1 gennaio – 30 giugno; le esportazioni verso i mercati UE “pesano” per il 70%: al primo posto c’è la Germania. Relativamente ai mercati asiatici, la Cina conduce la classifica 

Il mercato dell’auto stenta a riprendersi “in pieno”, mentre il comparto componentistica (che in Italia conta su 2.400 aziende e un totale di 165.000 addetti diretti, per un fatturato complessivo di 38,7 miliardi di euro) gode di buona salute. Ecco, in estrema sintesi, la fotografia “scattata” da ANFIA relativamente all’andamento commerciale della filiera componentistica automotive nazionale in riferimento al primo semestre 2014. Un comparto che, a differenza della delicata situazione del mercato auto, fa registrare segnali positivi e che conferma la bontà delle strategie di internazionalizzazione messe in atto da tempo da parte delle aziende italiane del settore, e che anche in un periodo di crisi, come indica Aurelio Nervo, presidente del Gruppo Componenti di ANFIA, “Hanno rafforzato, anche negli anni della crisi, la propensione all’internazionalizzazione, riuscendo a contenere le perdite proprio grazie al crescente peso delle commesse estere: nel confronto 2013-2007, le autovetture e i veicoli commerciali e industriali hanno registrato contrazioni di mercato del 57% e del 28% rispettivamente, mentre per il fatturato della componentistica la flessione è stata del 15% circa”.

Le cifre e i valori percentuali comunicati da ANFIA in queste ore parlano chiaro: nei primi sei mesi di quest’anno, le esportazioni di componentistica per autoveicoli hanno raggiunto 10,2 miliardi di euro, che si traduce in un buon 5% in più rispetto al periodo 1 gennaio – 30 giugno 2013. Più nel dettaglio, il risultato reso noto da ANFIA deriva da un primo trimestre concluso in positivo (le esportazioni sono salite del 9,3%, le importazioni dell’8,2 in confronto ai primi tre mesi 2013) e da un altrettanto buono secondo trimestre, seppure leggermente rallentato rispetto ai tre mesi precedenti (l’export ha segnato +0,9% e l’import +4,6% in confronto al periodo 1 aprile – 30 giugno 2013). E’ da segnalare, a questo proposito, che le esportazioni relative al settore componenti automotive incidono per il 5,2% sull’intero export nazionale (in netta crescita rispetto al 4,9% registrato sull’intero 2013), mentre le importazioni valgono il 3,3% circa.

In quale misura “pesano” le esportazioni di parti automotive nel primo semestre 2014? E’ presto detto. Suddividendo le componenti in macroclassi, il settore parti meccaniche (compresi accessori e vetri) guida l’export con il 66% del totale (per un valore di 6,7 miliardi di euro e un saldo attivo di 3,6 miliardi). In seconda posizione si trova il comparto motori (20% del totale e un valore di 2,1 miliardi di euro per un saldo attivo di 743 milioni di euro); segue il comparto componenti elettrici ed affini, che incide nelle esportazioni per il 7,6% (777 milioni di euro e un saldo sattivo di 103 milioni). In ribasso, invece, il settore pneumatici e componenti riproduttori del suono.

Quanto al “peso” dell’export componentistica verso i Paesi UE (sempre in riferimento al primo semestre 2014), il suo valore percentuale è pari al 70% dell’intero expoirt componenti (nel 2013 tale valore era del 68,2%) per 7,2 miliardi di euro, con un avanzo commerciale di 2,7 miliardi. Relativamente ai mercati extra – UE, l’export componentistica automotive nazionale vale 3 miliardi di euro (in leggero calo: -1,9%) per un saldo positivo di 1,5 miliardi di euro, che corrisponde a un terzo della bilancia commerciale della componentistica (4,24 miliardi).

Per ultimo, ecco uno sguardo alla classifica delle esportazioni di componentistica automotive verso i vari mercati di destinazione. Al primo posto c’è la Germania (21% sul totale e una quota di 2,1 miliardi di euro), seguita da Francia (11%), Spagna (8%), USA (7%), Gran Bretagna (6,9%), Polonia (6,8%), Turchia (3,7%), Brasile (2,8%), Austria (2,7%) e Belgio (2,4%). Le esportazioni da parte delle aziende italiane di componentistica automotive verso i mercati NAFTA (USA, Canada e Messico) ammontano a 902 milioni di euro, che corrispondono a un aumento del 23% e a un saldo attivo di 690 milioni; l’export verso l’area Mercosur (sud America) ammonta a 330 milioni di euro, in calo del 32% rispetto ad un anno fa, ma con un saldo attivo di 273 milioni.

Riguardo ai mercati asiatici, al primo posto delle esportazioni dall’Italia c’è la Cina (183 milioni di Euro, con un aumento dell’8,9% su gennaio – giugno 2013 e un saldo negativo di 314 milioni di euro), davanti a Giappone (122 milioni di Euro, +52%, con un saldo positivo di 24 milioni) e India (114 milioni di Euro, +22%).

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Tags: ANFIA mercato ricambi

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