News | 18 June 2015 | Autore: Paolo Bruschi

Toyota Mirai sbarca a Genova (ma trova l'Italia impreparata)
Toyota sempre un passo avanti sulle auto del futuro. L’Italia sempre un passo indietro sulle infrastrutture che permetterebbero di aprirne il mercato.
Questa, in buona sostanza, la cornice del debutto italiano della Toyota Mirai avvenuto a Genova il 5 giugno.
 
Il cuore della Mirai è il Toyota Fuel Cell System (Tfcs), un sistema che abbina la tecnologia delle celle a combustibile a quella Hybrid e include un nuovo pacco celle, il convertitore e nuovi serbatoi di idrogeno ad alta pressione. Il Tfcs risulta molto più efficiente rispetto ai tradizionali motori a combustione interna e non produce anidride carbonica né agenti inquinanti. Con i suoi 155 Cv, è in grado di far accelerare la Mirai da 0 a 100 km/h in meno di 10 secondi
 
Debutto”, dicevamo, ma forse sarebbe più opportuno chiamare lo sbarco in Italia della Mirai una bella vetrina. L’Italia infatti risulta essere del tutto impreparata a supportare la commercializzazione di un mezzo del genere.


L'unica stazione di rifornimento attiva nel Paese è quella di Bolzano, dove nel giugno dell'anno scorso ha aperto un nuovo Centro Idrogeno grazie al progetto H2-Sudtirolo.
Esistono progetti per creare stazioni di rifornimento a idrogeno a Trento, Carpi e Verona, da completare entro la fine dell'anno prossimo, ma ciò non basta per stare al passo di Paesi come il Giappone, gli Usa e di Stati europei come Danimarca, Germania e Gran Bretagna nei quali a settembre prossimo la Mirai sbarcherà sul mercato.


"Il nostro obiettivo è convincere le istituzioni della necessità di creare e implementare una rete autostradale a idrogeno - ha detto Andrea Carlucci, ad di Toyota Motor Italia - ma per far questo, i nostri investimenti e il nostro lavoro non sono sufficienti. È necessario un impegno delle istituzioni per far sì che lo sviluppo e l'utilizzo di una risorsa energetica tanto importante diventi realtà. L'Italia si trova in una situazione penalizzante sia dal punto di vista delle infrastrutture che dal punto di vista legislativo: l'attuale normativa prevede infatti che le stazioni di rifornimento non possano erogare idrogeno a una pressione superiore a 350 bar, laddove i serbatoi montati sulle moderne vetture a celle a combustibile garantiscono un funzionamento in totale sicurezza a 700. Bolzano, grazie al suo status di provincia autonoma, ha potuto costruire un impianto all'avanguardia."

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Tags: idrogeno toyota

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