Opinioni | 12 March 2021 | Autore: David Giardino

Che cosa fa la differenza?
Quando la spinta della concorrenza alza la pressione degli operatori della distribuzione di ricambi, la ricerca dell’elemento differenziante diventa prioritaria, e la ricerca della ricetta corretta affannosa. Certamente la distribuzione ha perso negli anni passati numerose occasioni per rafforzare la saldatura fra i diversi livelli della filiera del post-vendita automobilistico.

Dai network di riparazione, ai consorzi di distribuzione, tutti oggi sembrano meno capaci di evolvere fermi a una situazione che pare troppo simile a se stessa da ormai troppo tempo. Dagli sforzi delle organizzazioni più virtuose alla inerzia di quelle più opportuniste, non si vedono che pochi e isolati segnali incoraggianti; di contro, assistiamo a un cambiamento in rapida evoluzione visibile ad occhio nudo.

Dalla crescita per acquisizioni di Autodis Italia Holding, che non ha rallentato il suo ritmo, al livello sottostante dei ricambisti, la musica suona all’unisono. Il motore propulsore evidente è la capacità finanziaria che fa la differenza; chi ha il portafoglio adeguato può fare gli investimenti utili alla propria strategia. Questa dinamica non è esclusiva dei gruppi internazionali, ma anche di alcuni indipendenti, rimasti tali seppur all’interno di gruppi di acquisto, che mostrano un rinnovato dinamismo alla ricerca di nuovi territori di influenza; per tutti è ormai chiaro che il volume fa la differenza.

La trasformazione di un mondo imprenditoriale in un mondo finanziario fa saltare molte regole del “buon padre di famiglia”, facendo perdere profitti a favore dei volumi. Non credo che possa essere solo il prezzo a fare la differenza; nel settore del post-vendita automobilistico la professionalità e la competenza sono dei valori importanti e per chi li possiede sono merce preziosa, una materia prima ambita in un mondo “tecnico” in continua evoluzione. Le strade qui si dividono in due tipi di impresa: quella dove il prezzo è prioritario e quella dove il prezzo è secondario al servizio. Sebbene possa sembrare più facile far quadrare i conti con le forbici, penso sia più sfidante cercare di essere per i propri clienti molto di più del prezzo più basso.

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