Opinioni | 04 April 2024 | Autore: David Giardino

L'editoriale di David Giardino: "Pensare oltre"
Sul palco dell’ultima edizione del RicambistiDay si sono avvicendati professionisti che hanno portato la loro esperienza professionale.

Al prezioso contributo di Tommaso Ghidini, capo del dipartimento di ingegneria meccanica dell’ESA, a cui bisognerebbe dedicare l’intero editoriale, sono seguiti argomenti che hanno portato testimonianze interessanti e stimolanti per il business della filiera della riparazione indipendente.

In particolare, l’incursione del mondo dei concessionari, capitanata dall’indomito Umberto Seletto, proiettava sulla platea una metamorfosi interessante, che sta trasformando le società che hanno sempre fatto business vendendo veicoli e ricambi OES in realtà di autoriparazione e carrozzeria multimarca.
Non un business da poco, sia per il Gruppo Penske sia per Spazio, che per le loro riparazioni non disdegnano il ricambio equivalente.
Una doppia novità nel modello di business e la fine di un tabù che oramai sembra infranto… finalmente.

La distribuzione indipendente che ha capitali, know-how e ricambi, così come succede già da tempo nei paesi d’Oltralpe, potrebbe esplorare nuovi modelli di business che attraversano la sostituzione cristalli e la riparazione meccanica, senza disdegnare il giro d’affari procurato dal recupero, dal riutilizzo e dalla rigenerazione di ricambi smontati da veicoli avviati alla rottamazione.

Con il parco veicolare che invecchia e la necessità di abbassare le emissioni di CO2, nulla può e deve essere sprecato e in un futuro prossimo anche il ricambio usato non farà più storcere il naso a nessuno.

 

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