Opinioni | 17 May 2024 | Autore: David Giardino

L'editoriale di David Giardino: Fuoco “amico”
La necessità di aumentare il fatturato espandendo le aree di competenza è una realtà che ha coinvolto e sta coinvolgendo sempre maggiori operatori definibili regionali, anche se per alcuni di essi questa definizione non sarà valida ancora per molto tempo.
Le aggregazioni di distributori prima e di ricambisti poi hanno creato negli anni piattaforme consolidate di operatori, che hanno condiviso nel tempo gli obiettivi di fatturato verso le aziende a pannello, raggiungendo risultati importanti di fatturato aggregato e di fee da spartire.

La necessità delle singole aziende di aumentare la propria massa critica di fatturato ha destabilizzato alcuni dei più importanti network di distributori, comportandone di fatto la disgregazione e, nel caso di I.DI.A. Group, la successiva aggregazione per acquisizione da parte di una delle aziende leader internazionali di distribuzione, Autodistribution.
Negli altri gruppi esistenti in Italia, si vede da tempo l’ambizione di alcuni operatori di crescere allargando i propri confini regionali, sino a diventare realtà nazionali con filiali dedicate. 
Per coloro che non lo hanno ancora fatto, ma aderiscono a un gruppo consolidato di distribuzione, dall’esterno risulta incomprensibile come si scelgano regioni d’espansione, senza prima ragionare con gli associati se vi fossero idee analoghe o regioni del tutto sguarnite, dove provare a sviluppare una nuova realtà anche condivisa.

Così vedremo, col passare del tempo, che la sovrapposizione sui territori di quei distributori appartenenti allo stesso network distributivo creerà le condizioni di malessere già vissute precedentemente da altri e che porteranno inevitabilmente a una disgregazione del network di provenienza.
La negoziazione dei contratti di acquisto, dei premi e delle fee internazionali funzionano e hanno sempre funzionato fino a che gli operatori coinvolti rispettavano una propria territorialità, che poi è anche la precondizione di esistenza di un gruppo.

Quando questa regola, a volte anche scritta, viene meno per ragioni di lecita opportunità imprenditoriale, allora diventa intollerabile la concorrenza all’interno della stessa organizzazione, così come lo è perire in battaglia a causa del fuoco “amico”.

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