News | 17 May 2016 | Autore: Redazione

CNA: "la raccolta PFU non funziona come dovrebbe"

Il CNA richiede l'intervento del ministro Galletti per quanto riguarda la gestione dei pneumatici fuori uso: "Situazione critica per le officine, le quali sono costrette a lavorare con magazzini strapieni di pneumatici che non vengono ritirati dai consorzi obbligati alla raccolta".

 

Torniamo a parlare della gestione dei pneumatici fuori uso: lo scorso aprile avevamo già accennato che, nel 2015, sono state 22.468,19 le tonnellate di PFU gestite dai 1.500 demolitori dislocati lungo tutta la penisola (per leggere la notizia clicca qui). Secondo il report, presentato dal Comitato per la Gestione degli Pneumatici Fuori Uso, infatti, è emerso che l’Italia è un modello all’avanguardia nel settore, rispetto agli altri stati membri dell’UE.

Ma la Confederazione Nazionale dell’Artigianato ha denunciato il perdurare di una situazione fortemente critica nella raccolta di PFU rivolgendosi direttamente al ministro Galletti affinché apra un tavolo di confronto tra le parti.
Da una nota del CNA si legge che si stanno creando gravi disagi alle officine, costrette a lavorare con magazzini strapieni di pneumatici sostituiti che non vengono regolarmente ritirati dai consorzi obbligati alla raccolta.
E, sempre dal comunicato di CNA Autoriparazione, come se non bastasse, i gommisti rischiano pesanti sanzioni per il mancato rispetto delle norme a tutela dell’ambiente. Questo problema, prosegue la nota, sembrava circoscritto ad alcuni periodi dell’anno, ma è diventato permanente a causa delle scelte dei consorzi che stanno contingentando la quantità di PFU ritirata mensilmente.

“Avevamo più volte portato a conoscenza questi disagi e spiegato al ministero dell’Ambiente quanto sta accadendo in molti territori – ha puntualizzato il presidente di CNA Autoriparazione, Franco Mengozzi, dove le officine sono costrette a trasformarsi in deposito permanente di PFU a loro rischio e al di fuori di ogni regola.
 

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Tags: pneumatici pfu

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