Approfondimenti | 29 March 2013 | Autore: Francesco Giorgi

Toyota: la garanzia operata in Francia non rispetta le regole

A seguito di un braccio di ferro avviato dall’Associazione di consumatori “UFC – Que Choisir”, la Corte di Cassazione francese ha ingiunto a Toyota France di rivedere la formulazione dei propri contratti su tutta la rete nazionale: le condizioni di garanzia sono state ritenute “Abusive” e “Ambigue”, creando confusione fra gli automobilisti clienti (che credevano di dover effettuare i tagliandi esclusivamente presso la rete francese di Toyota) e malcontento fra le officine indipendenti. Clausole in aperto contrasto con il regolamento UE 461/2010 (la nuova BER)

Garanzie – capestro: un problema che interessa due fra le categorie più svantaggiate nella filiera automotive: automobilisti e piccole officine indipendenti, che solo grazie all’unione di intenti e ad azioni congiunte riescono a fare valere i propri diritti, che in estrema sintesi si rifanno al regolamento UE 461/2010 (la nuova BER) che lascia la libertà di operare il tagliando al proprio autoveicolo nuovo presso una qualsiasi officina indipendente, senza dover più obbligatoriamente passare attraverso la rete di assistenza ufficiale perché la garanzia non decada.

Di questa situazione ci eravamo già occupati, un paio di mesi fa, per Kia: lo scorso gennaio, i Tribunali svedesi avevano condannato il marchio coreano alla cancellazione immediata dai contratti d’acquisto di una clausola che, di fatto, obbligava i nuovi acquirenti a portare la propria auto esclusivamente alla rete di assistenza ufficiale per mantenere la garanzia di 7 anni (in caso contrario, tale garanzia veniva decurtata a 3 anni tout court).

In questi giorni, riporta una nota di FIGIEFA (l’Associazione europea dei distributori dell’aftermarket automotive), un caso simile – e che si è concluso in maniera positiva, con l’ovvia soddisfazione di automobilisti e officine indipendenti – è salito alla ribalta in Francia, e ha riguardato Toyota France.

Più nel dettaglio, la Corte di Cassazione francese lo scorso 20 marzo ha emesso una sentenza che dà ragione al ricorso operato dall’Associazione di consumatori “UFC Que-Choisir” eche rende “Abusive” (per usare il termine esatto dei magistrati transalpini) le “Ambigue” clausole generali di vendita e garanzia operate da Toyota France. La decisione della massima Corte francese, che ribalta quanto espresso in precedenza dalla Corte d’appello, si rifà alle normative europee vigenti (la nuova BER, appunto), e costringerà Toyota France a rivedere la formulazione dei contratti di acquisto.

 
>> Per scaricare il regolamento UE 461/2010 (nuova BER) sulla riparazione e manutenzione autoveicoli
>> Per saperne di più su FIGIEFA

 
"Il testo stesso è fuorviante.  La formulazione dei contratti di  garanzia può indurre il cliente a pensare che se non facesse  riparare la propria vettura presso una officina autorizzata o se non utilizzasse  ricambi originali della Costruttore egli potrebbe perdere il beneficio della sua garanzia convenzionale “, indica Samuel Tschannen, responsabile dello sviluppo delle attività auto di DIA, società che assiste le reti indipendenti e che ha la più grande piattaforma francese di  informazioni legali.

In compenso, evidenzia FIGIEFA, la Corte di Cassazione francese ha ribadito che la clausola relativa all’esigenza di effettuare presso la rete di assistenza ufficiale gli interventi al veicolo che rientrano nel campo di applicazione della garanzia contrattuale, “Non crea alcun significativo squilibrio fra le parti a danno del consumatore”. Come dire: l’automobilista deve mantenere la facoltà di effettuare il tagliando dove meglio crede; ma è necessario, in virtù della nuova BER, garantire la necessaria tutela alle officine indipendenti.


 
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