Articoli | 22 November 2022 | Autore: Cristina Palumbo

​Fare rete: una progettualità che piace

Per chi cerca un supporto per il proprio lavoro e per chi vuole sapere cosa offre il mercato: i progetti di network per le officine sono ancora e sempre una scelta valida per far fronte alle sfide e ai cambiamenti dei nostri giorni.


È dal 2007 che abbiamo iniziato a raccogliere i dati relativi ai network di autoriparatori, cercando ogni anno di dare una mappatura sempre più completa e precisa di quali possibilità di fare rete esistono sul territorio.

Il nostro intento è quello di sempre: dare l’opportunità agli autoriparatori di avere un quadro d’insieme per scegliere se entrare a far parte di un network ed eventualmente quale, in base ai servizi offerti e ai costi da sostenere. 

Progetti per crescere

A 15 anni di distanza dal primo Osservatorio possiamo dire che la formula continua a essere interessante, tanto che alcune reti sono da sempre presenti nella nostra rassegna (e alcune esistevano già da prima che iniziassimo a fotografarle), mentre altre non hanno retto alle sfide del tempo e altre ancora sono nate in questi anni, proprio per aiutare gli autoriparatori ad affrontare al meglio le diverse problematiche e opportunità in un mercato che cambia.

La progettualità di un network è ciò che lo caratterizza, anche se possiamo affermare che il tipo di servizi e supporto è oramai abbastanza simile, proprio perché le richieste e le esigenze degli autoriparatori sono sempre più simili, al di là delle dimensioni della loro attività, della collocazione geografica e della specifica connotazione dei servizi offerti (da officina meccanica pura a centro multiservice).

Cosa chiedono dunque le officine al network? In sintesi potremmo dire tutto: dalla formazione su nuove e vecchie tecnologie alla canalizzazione del traffico in officina; dal supporto tecnico alla visibilità sui social; dalla possibilità di essere seguiti anche a livello imprenditoriale, per poter offrire nuovi servizi necessari per far fronte alle richieste di un cliente che non è più solo il privato, ma anche le flotte o le aziende, le società di noleggio o le assicurazioni.

Il panorama della riparazione aftermarket infatti è diventato sempre più variegato e complesso, agli autoriparatori non è più richiesto di essere dei bravi meccanici, ma anche dei bravi manager d’impresa, dei bravi comunicatori, dei bravi organizzatori che sappiano offrire un servizio a tutto tondo e in grado di gestire una clientela sempre più diversificata ed esigente.



L'Osservatorio network officine è disponibile online sul numero di novembre di Notiziario Motoristico, accedi e clicca qui (la registrazione è gratuita).

Photogallery

Tags: officine network autoriparazione

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