
Nexion alza l’asticella grazie a WeNext; abbiamo visitato lo stand del gruppo ad Autopromotec e assistito in prima persona alla live demo di WeNext: una piattaforma digitale innovativa, che promette di trasformare radicalmente il lavoro in officina.
In occasione dell’ultima edizione di Autopromotec a Bologna, Nexion ha presentato WeNext, la nuova piattaforma digitale pensata per rivoluzionare il mondo delle officine e dell’aftermarket automobilistico.
A raccontarci visione, funzionalità e obiettivi del progetto sono stati Maria Irene Alletto, Corporate Communication Manager, e Daniele Caroli, Digital Transformation Manager di Nexion, che abbiamo incontrato direttamente allo stand del gruppo.
Un ecosistema digitale per l’officina moderna
WeNext non è semplicemente una piattaforma, ma un vero e proprio ecosistema digitale progettato per semplificare, automatizzare e ottimizzare il lavoro in officina, migliorando al contempo l’efficienza operativa e la gestione dei clienti.Come spiega Daniele Caroli: “Siamo partiti interconnettendo le attrezzature dei nostri brand, con l’obiettivo di estendere il sistema anche a dispositivi di terze parti tramite componenti aggiuntivi”.
Questa apertura consente di raccogliere dati fondamentali per l’automazione dei processi e la manutenzione predittiva, riducendo i tempi morti e aumentando la produttività.
Uno dei pilastri di WeNext è proprio la digitalizzazione completa dell’esperienza in officina, che automatizza i flussi di lavoro e si rivela particolarmente preziosa in un contesto in cui è sempre più difficile reperire personale specializzato.
Durante la fiera, Nexion ha messo in scena una demo immersiva che simulava in tempo reale l’accettazione di un veicolo in officina.
Una Cupra Born entrava in un percorso guidato: veniva identificata tramite foto della targa, mentre uno scanner automatico riconosceva il modello dei cerchi e degli pneumatici. Attraversando una serie di sensori al suolo, venivano rilevate in automatico e a veicolo in movimento, la profondità del battistrada, lo stato della geometria e le informazioni contenute nei tag RFID presenti nelle ruote.
I dati raccolti venivano trasmessi a WeNext che li inoltrava automaticamente alle attrezzature coinvolte senza alcun intervento manuale: smontagomme, ponti sollevatori, assetti ruote, centrafari ed al sistema integrato ADAS e assetto ruote. Le attrezzature si configuravano automaticamente per proseguire le operazioni, senza necessità di preselezione manuale, facendo risparmiare tempo ed evitando possibili errori dell'operatore.
Questa integrazione consente il dialogo tra tutte le attrezzature dei marchi e del gestionale del gruppo, con notevoli vantaggi in termini di efficienza e affidabilità, non solo grazie all’archiviazione di tutti i dati di lavorazione e all’elaborazione di report dettagliati, ma anche alla generazione automatica di preventivi precompilati pronti per essere condivisi con il cliente.
Le applicazioni digitali dedicate a operatori, manager e clienti finali permettono inoltre di gestire ogni veicolo come se avesse una vera e propria “cartella clinica digitale”, accessibile da smartphone. La formazione del personale viene personalizzata in base all’utilizzo effettivo delle attrezzature, migliorando sicurezza e performance.
Inoltre, la maggiore trasparenza e la comunicazione tra officina e automobilista rafforzano la fiducia e la fidelizzazione del cliente.
WeNext sarà distribuito in Italia tramite tutti i canali di vendita dei brand Nexion (Corghi, HPA-Faip, Mondolfo Ferro, Sice, Teco, Tecnomotor), garantendo copertura capillare e supporto costante in tutte le fasi di adozione.
Un progetto nato da visione e necessità
WeNext nasce da una visione chiara e ambiziosa: creare una piattaforma globale in grado di rispondere non solo alle esigenze attuali dell’aftermarket, ma anche di anticipare quelle future.In un settore sempre più complesso, dove la carenza di tecnici e la rapida evoluzione dei veicoli pongono sfide quotidiane, l’adozione di strumenti digitali è ormai imprescindibile.
“L’automazione non è più una scelta: è una necessità”, sottolinea Daniele Caroli. “Anche in Italia, dove inizialmente si è registrata una certa resistenza, stiamo assistendo a un cambio di passo, soprattutto tra le nuove generazioni di operatori e imprenditori, sempre più aperti all’innovazione”.
I primi test confermano i vantaggi concreti del sistema: digitalizzazione dei flussi, manutenzione predittiva, possibilità di adattare WeNext all’equipaggiamento, alle specializzazioni e al volume di lavoro di ogni singola officina.
Una formula flessibile, resa ancora più accessibile grazie alla modalità in abbonamento con pagamento a consumo: una soluzione pensata per ridurre le barriere d’ingresso e democratizzare l’innovazione.
Un debutto internazionale
“Il software è stato sviluppato con una chiara vocazione internazionale – racconta Maria Irene Alletto – e l’interesse che stiamo registrando qui alla fiera di Bologna è particolarmente significativo, con contatti qualificati provenienti da numerosi mercati esteri, oltre che dall’Italia”.Lo stand Nexion ad Autopromotec ha colpito per dimensioni e affluenza, attirando un pubblico internazionale desideroso di scoprire da vicino le novità. Le demo live quotidiane hanno mostrato concretamente l’impatto positivo della piattaforma.
Nexion: un gruppo, tante anime
Come sottolinea Maria Irene Alletto, l’innovazione di Nexion non riguarda solo la tecnologia: “WeNext è un progetto di identità e visione comune, che va oltre la piattaforma tecnologica: rappresenta un’espressione concreta della nostra identità e della visione condivisa all’interno del Gruppo. Per la prima volta Nexion si è presentata ad Autopromotec in un’unica grande area di 3.072 mq, integrata e pienamente consapevole del proprio ruolo nel settore”.Il progetto si inserisce in un percorso più ampio di trasformazione digitale e culturale del gruppo, che punta a guidare l’evoluzione del settore non solo con prodotti all’avanguardia, ma con una visione strategica e integrata.
“Con WeNext, Nexion non lancia solo una piattaforma, ma getta le basi per un nuovo modo di intendere l’officina: più digitale, più automatizzata, ma anche più connessa alle persone e alle loro competenze”, conclude Maria Irene Alletto.