News | 03 May 2022 | Autore: redazione

​Il caso di Hess Autoteile: chiude uno storico distributore tedesco

Il distributore tedesco Hess dichiara fallimento: il messaggio di Philipp Hess, AD dell’omonima società.


Torniamo a parlare del caso Hess Autoteile, il gruppo che negli ultimi mesi in Germania è nell’occhio del ciclone: l’azienda, infatti, che dal 2018 ha intrapreso un intenso piano di ristrutturazione, in questo periodo ha fatto parlare molto di sé, dopo aver depositato e presentato al Tribunale di Colonia una istanza di tutela fallimentare.

Come abbiamo già visto, l’idea era quella di trovare nel minor tempo possibile uno o più finanziatori che potessero valutare l’ingresso nel capitale di Hess: basti pensare che nel giro di pochi mesi sono stati contattati oltre 70 investitori nazionali e internazionali. Nonostante questo, però, le ricerche non hanno portato al risultato sperato, al punto che Philipp Hess, l’amministratore delegato dell’omonima azienda, ha pubblicato oggi (3 maggio 2022 n.d.r.) un post su Linkedin in cui ha ufficializzato la chiusura della società.

Ma andiamo con ordine e vediamo cos’è successo in questi giorni. 

Il messaggio del curatore fallimentare

Il primo segnale è arrivato con la comunicazione datata 2 maggio del curatore fallimentare (Niering Stock Tömp Rechtsanwälte n.d.r.), che in questi mesi aveva lavorato per cercare di mantenere il distributore di ricambi operativo; un comunicato che lasciava già poche speranze.

"Il mercato della distribuzione ricambi in Germania è un settore altamente competitivo: la concorrenza è spietata e il gruppo Hess, purtroppo, non è stato in grado di sopravvivere”, ha affermato l’avvocato Christopher Niering. “In accordo con la direzione e il comitato dei creditori, subito dopo la domanda di insolvenza, ci siamo messi alla ricerca di nuovi investitori (nazionali e internazionali). Le premesse erano buone, diverse aziende erano interessate a finanziare Hess, ma a causa del periodo di incertezza e del conflitto in Ucraina, molte di queste società europee hanno rivisto i loro piani di investimento e i loro progetti di espansione e perciò le trattative non sono poi andate a buon fine. Stando agli ultimi aggiornamenti, molto probabilmente almeno 14 delle 25 filiali di Hess saranno acquisite e rilevate da competitor nazionali, salvando perciò circa 300 posti di lavoro”, specifica il comunicato stampa.

Il curatore fallimentare, però, precisa che i colloqui per l’acquisizione delle singole filiali e della sede di Colonia sono ancora in corso; mentre “i dipendenti, i clienti e i fornitori sono stati informati il 2 maggio che le operazioni commerciali di Hess non proseguiranno”, conclude l’avvocato Niering.

Finale diverso, invece, per il distributore Jakobs GmbH & Co. KG di Idar-Oberstein, che era stato acquisito da Hess nel 2017. Il curatore fallimentare, infatti, dichiara che l’azienda, attiva sul territorio con otto sedi, avrà presto un nuovo proprietario (probabilmente un diretto competitor n.d.r.). Nel frattempo Jakobs continua ancora oggi la propria attività, senza interruzioni. 

Il messaggio di Philipp Hess

È di oggi, invece, il commento di Philipp Hess, che su Linkedin ha ufficializzato il fallimento della società. Riportiamo qui di seguito il testo del messaggio scritto dall’amministratore delegato di Hess.

“Dopo 93 anni, 18 dei quali sotto la mia guida, e con grande rammarico vi informo oggi che la nostra azienda HESS Automotive sta chiudendo. Come gruppo eterogeneo di aziende, volevamo concentrarci sul nostro principale core business, quello della distribuzione ricambi, ed eravamo convinti che saremmo sopravvissuti nel lungo periodo solo se avessimo raggiunto una certa dimensione. Per questo motivo, dunque, abbiamo deciso di chiedere dei prestiti alle banche nel 2016, così da poter crescere attraverso acquisizioni. Poi, nel 2018, sotto la pressione del consorzio bancario, è stato avviato un processo di ristrutturazione.
Come famiglia, abbiamo sostenuto, cofinanziato e accompagnato questa fase di ristrutturazione. Per quattro anni, abbiamo combattuto e lavorato al fianco di noti consulenti per dare un futuro alla nostra realtà e a tutti i nostri dipendenti.
Abbiamo anche sostenuto attivamente i processi di analisi finanziaria, avviati la scorsa estate. Purtroppo, però, non è stato raggiunto un accordo tra investitori e creditori, cosicché alla fine non abbiamo avuto altra scelta che presentare un’istanza di tutela fallimentare. Secondo i nostri consulenti, questa istanza avrebbe dovuto essere condotta in autonomia, ma il tribunale non lo ha permesso.
Anche dopo l'apertura dell’istanza non siamo riusciti a trovare un investitore: da oggi, dunque, Hess cessa tutte le operazioni commerciali. Come imprenditore e amministratore delegato, sono responsabile di questa situazione, anche se il mio potere decisionale era limitato dall'amministrazione fiduciaria. Mi dispiace molto per i tanti dipendenti, clienti e fornitori.
Segnalo però che alcune sedi, molti dipendenti, la società Autoteile Jakobs GmbH & Co. KG sono stati rilevati da alcuni protagonisti del mercato, riuscendo così a salvare una parte dei posti di lavoro. Sono molto grato per questo.
È stato un lungo viaggio con battute d'arresto, delusioni, ma sono stati anche anni con tanti successi. Ho imparato molto e posso dire in tutta onestà che ho dato il massimo.
Vorrei ringraziare il mio team per i molti anni di lealtà, per le ore extra e per i sacrifici di ognuno di voi. Anche se alla fine abbiamo fallito, è valsa davvero la pena lottare.
Grazie a tutti i nostri fornitori per il continuo supporto, soprattutto negli ultimi anni. Un ringraziamento speciale, infine, ai nostri affezionati clienti che ci hanno ispirato e che ci hanno reso speciali, differenziandoci dalla concorrenza”.

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Tags: distribuzione ricambi HESS Autoteile

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