
La manutenzione e la riparazione dei sistemi di sospensioni ad aria: la guida pratica di Arnott per i professionisti della riparazione.
In collaborazione con Arnott, azienda specializzata nella progettazione e rigenerazione di sospensioni pneumatiche aftermarket, esploriamo le migliori pratiche per garantire sicurezza, efficienza e durata al sistema di air suspension.
1. Sicurezza prima di tutto: preparazione dell’ambiente di lavoro
Lavorare su sospensioni pneumatiche significa operare su componenti che possono arrivare fino a 18 bar di pressione. Questo rende essenziale la protezione personale e la messa in sicurezza del veicolo:• Dispositivi di protezione: guanti, occhiali e protezioni acustiche sono fondamentali.
• Disconnettere l’alimentazione: scollegare il compressore e rilasciare la pressione prima di qualsiasi intervento.
• Stabilità del veicolo: utilizzare ponti e cavalletti idonei, posizionati correttamente, per evitare cedimenti.
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2. Diagnosi accurata: riconoscere i segni del malfunzionamento
Secondo gli esperti Arnott, una diagnosi precoce può evitare danni costosi a valle. Tra i segnali più comuni:• Perdite d’aria: un abbassamento notturno del veicolo (oltre 2,5 cm) suggerisce perdite nei soffietti o nei raccordi. La miscela di acqua e sapone resta un metodo efficace per individuarle.
• Problemi di livellamento: una sola ruota abbassata può indicare un blocco valvole difettoso.
• Montanti e ammortizzatori usurati: se perdono olio, possono compromettere il funzionamento del soffietto e causare guasti anticipati.
• Compressore danneggiato: odore di bruciato o scolorimento del corpo sono segnali chiari. Ma attenzione: un compressore guasto è spesso il sintomo, non la causa.
3. Depressurizzazione: un passaggio critico da non sottovalutare
Rimuovere un componente in pressione è pericoloso.Ecco le pratiche corrette:
• Depressurizzazione graduale: mai staccare bruscamente i raccordi. Alcuni veicoli richiedono strumenti diagnostici per attivare i solenoidi e scaricare l’aria.
• Modalità jack: attivarla evita che il veicolo perda aria durante il sollevamento.
• Supporto veicolo sempre attivo: durante la depressurizzazione, il veicolo deve essere sostenuto per evitare danni strutturali ai soffietti.
• Attenzione all’installazione: mai forzare o pressurizzare i soffietti per agevolare il montaggio.
4. Connettori VOSS: la coppia conta
Una delle cause più comuni di perdite post-installazione è il serraggio eccessivo dei raccordi VOSS. Questi componenti non necessitano di coppie elevate e devono essere montati seguendo scrupolosamente le specifiche del produttore.5. Analisi dei guasti: intervenire sulle cause, non solo sugli effetti
Un principio cardine secondo Arnott è non limitarsi alla sostituzione del componente guasto, ma individuare e risolvere la causa primaria.Esempi:
• Soffietti danneggiati da ammortizzatori usurati: sostituire entrambi i componenti.
• Compressore bruciato da perdite croniche: risolvere le perdite prima di montare un nuovo compressore.
• Sostituzione del relè: sempre consigliata in abbinamento al compressore, per evitare cicli di funzionamento continui.
6. Strumenti diagnostici e aggiornamenti: l’ultimo miglio della riparazione
A riparazione completata, la calibrazione elettronica è un passaggio cruciale:• Sensore di altezza: va controllato e, se necessario, ricalibrato tramite strumentazione diagnostica.
• Aggiornamenti software: alcuni veicoli richiedono update per integrare correttamente i nuovi componenti.
• Controllo errori: dopo il test drive, effettuare una scansione per assicurarsi dell’assenza di codici di guasto residui.
