News | 21 September 2015 | Autore: Redazione

Revisioni auto: MCTC-Net2 non funziona come dovrebbe

La revisione Auto di nuovo al centro della polemiche. A nove mesi dall'introduzione del protocollo MCTC-Net2 il sistema presenta ancora molte criticità. Confartigianato chiede adeguamento tariffario e un intervento sulla normativa per abbattere tempi e costi.



È stato uno dei parti più lunghi della storia dell'autoriparazione, oltre 10 anni di studio. Stiamo parlando dell'MCTC-Net2, il “rivoluzionario” sistema, pensato dal ministero dei trasporti (anzi, dai vari responsabili del Ministero che negli anni si sono succeduti) per abbattere il fenomeno delle false revisioni. Partito a gennaio 2015, a fare un primo bilancio a 9 mesi dall'introduzione del sistema ci ha pensato Confartigianato in un convegno organizzato lo scorso 17 settembre a Roma.

Un evento che ha visto la partecipazione, oltre che dei molti imprenditori coinvolti e di tutte le sedi italiane di Confartigianato (attraverso uno streaming dal vivo) anche di alcuni esponenti del Ministero dei Trasporti e delle associazioni dei consumatori.

Il giudizio è piuttosto secco. Gli imprenditori che operano nel settore delle revisioni, per adeguarsi ai nuovi standard, hanno investito oltre 100 milioni di Euro. Un investimento importante che però sembra non stia dando i risultati sperati, specie per i problemi di funzionamento del sistema ministeriale, che rallentano i flussi di revisione creando una perdita secca ai centri revisioni, che non possono quindi operare a pieno regime.
Un situaizone, sottolieneano ancora i rappresentati, che si innesta su un problema di redditività generale dell'attività, visto che le tariffe di revisione sono bloccate dal 2004

A spiegare la situazione ci ha pensato il presidente dei revisori auto di Confartigianato, Vincenzo Ciliberti: “Bisogna intervenire sulla normativa. Sono quattro punti semplicissimi che porterebbero una riduzione dei tempi e quindi dei costi della revisione. E poi c’è il problema della tariffa che non è più rinviabile perché risale al 2004. Nel frattempo i costi delle aziende sono lievitati enormemente: abbiamo dovuto effettuare numerosi interventi sulle attrezzature e acquisirne di nuove con un investimento complessivo tra 100 e 150 milioni. A fronte di questo, il Governo ha l’obbligo di riconoscere l’adeguamento delle tariffe. Lo stabilisce la legge sulle revisioni. Bisogna soltanto applicare le leggi dello Stato e noi rivendichiamo questo”.
Ai problemi denunciati dai revisori auto di Confartigianato ha risposto l’ingegner Stefano Baccarini, dirigente del Dipartimento Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
“Ci sono provvedimenti in corso di definizione che già rispondono ad una parte delle richieste dei revisori. L’aggiornamento Istat è l’unico modo per risolvere la problematica. E va fatta congiuntamente. Noi dal punto di vista amministrativo, e i revisori auto assumendo iniziative che sono proprie di una categoria professionale”.

Intanto il prossimo 26 settembre a GEnova si terrà il prossimo Meeting Nazionale sui Centri di Revisione un'occasione per capire come destreggiarsi in questo complesso momento storico
 

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Tags: revisioni mctc-net2 confartigianato

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