
Nexus Automotive Iberia: nasce ufficialmente un nuovo colosso della distribuzione ricambi nel mercato iberico. Secondo la stampa internazionale, il mercato riceve una scossa destinata a cambiarlo profondamente.
Il mercato della distribuzione dei ricambi auto in Spagna e Portogallo entra in una nuova fase di consolidamento.
La stampa internazionale, infatti, segnala in questi giorni come dalla collaborazione tra IDAP, Nexus Automotive International e Recalvi sia nata ufficialmente Nexus Automotive Iberia, una società destinata a diventare uno dei principali poli della distribuzione ricambi nella Penisola Iberica.
È stato al congresso del gruppo Serca che Gaël Escribe, CEO di Nexus Automotive International, ha annunciato ufficialmente la nascita di Nexus Automotive Iberia, mentre Lluis Tarrés, direttore generale di Serca, ha confermato pubblicamente l’accordo, come segnala il magazine Posventa.
Una struttura societaria che punta alla leadership
La nuova entità è partecipata da:• IDAP (40%), piattaforma legata a Nexus e composta da Serca, Holy-Auto, Andel, GrupAuto, ASER, Autoparts Ibérica e Urvi;
• Recalvi Parts (40%);
• Nexus Automotive International (20%).
Il giornale francese Zepros, che ha pubblicato un’analisi dettagliata dell’accordo e i dati economici dell’operazione, definisce Nexus Automotive Iberia un vero “game changer” per il mercato iberico.
La nuova società presenterebbe un potenziale fatturato aggregato superiore a 1,5 miliardi di euro con un potere d’acquisto verso i fornitori a pannello stimato in circa 500 milioni di euro.
Analizzando i dati forniti da Zepros, infatti, “all’interno di IDAP, Serca rappresenta la quota principale (612 milioni di euro fatturato nel 2025), AGR (Andel + GrupAuto) 310 milioni, Aser 145 milioni, Urvi 115 milioni, Holy-Auto 75 milioni e Autoparts Ibérica 20 milioni, mentre Recalvi porta in dote circa 250 milioni di euro di fatturato”.
Si tratta, dunque, di numeri che posizionano immediatamente Nexus Automotive Iberia tra i protagonisti della distribuzione iberica.
L’evoluzione del mercato iberico
Come abbiamo visto in questi anni, nel mercato iberico è in atto un’intensa attività di acquisizioni da parte dei grandi big player della distribuzione ricambi.Nel 2019, il gruppo francese PHE ha iniziato le prime acquisizioni in Spagna, consolidate nel 2024 con la creazione di Parts Holding Iberia, che ha generato un fatturato di 1,2 miliardi di euro grazie a 562 punti vendita in Spagna e 27 in Portogallo.
Nel 2022, il gruppo americano GPC, tramite la controllata europea Alliance Automotive Group, ha acquisito il gruppo Lausan, allora leader di mercato, seguito dai gruppi Gaudi e Soulima in Portogallo. Nel 2025, poi, AAG ha completato l’acquisizione di Recambios Colón. Nonostante la presenza complessiva di AAG nella Penisola Iberica resti sotto i 500 milioni di euro, quest’ultima operazione ha rappresentato un segnale importante per il mercato locale.
LKQ, invece, che in questi giorni è tornato al centro della cronaca per questioni finanziarie, non dispone ancora di una presenza diretta significativa nella Penisola.
Il magazine spagnolo AUTOPOS ha evidenziato come l’incertezza sulla strategia di LKQ in Europa abbia accelerato la decisione di IDAP e Recalvi di unire le forze. Zepros conferma inoltre che per Recalvi l’ingresso in Nexus Automotive Iberia rappresenta anche un’operazione di protezione e di preparazione al futuro.
La stampa spagnola ha definito questa fusione una "controffensiva" necessaria. La pressione generata dalle acquisizioni dei colossi internazionali PHE (Francia) e GPC/AAG (USA) ha creato un rischio di progressivo assorbimento o perdita di potere contrattuale per i distributori locali. Creando un campione nazionale con un fatturato potenziale superiore a 1,5 miliardi di euro, Nexus Automotive Iberia si posiziona come una barriera strategica, garantendo ai soci iberici (che detengono l'80% del capitale) un potere d'acquisto essenziale per competere ad armi pari sul panorama globale.
Dettagli strategici secondo Chema Rodríguez
Il fondatore di Recalvi, Chema Rodríguez, contattato da Posventa, ha spiegato che l’obiettivo è accedere a condizioni di acquisto e servizi internazionali, rafforzando allo stesso tempo la crescita in Spagna, e ha fornito ulteriori dettagli in un’intervista: “L’accordo è già definito, ma la firma formale avverrà nelle prossime settimane, con l’ingresso di Recalvi e Recalvi Parts in Nexus International”.Rodríguez ha inoltre sottolineato che, nonostante la collaborazione, Serca e Recalvi continueranno a trattare separatamente con i propri fornitori: “Non ci saranno negoziazioni congiunte: Serca negozierà con i suoi fornitori e Recalvi con i suoi, restiamo indipendenti in questo senso. Tuttavia, Nexus Iberia ci permetterà di beneficiare congiuntamente di bonus iberici e di entrare direttamente in un gruppo globale. Questo offre un valore superiore rispetto al precedente bonus internazionale fornito da Temot, gruppo dal quale Recalvi sta valutando di distaccarsi per esplorare opportunità più ampie a livello internazionale”.
Il CEO ha aggiunto che l’accordo apre possibilità future di integrazione di altri soci di Serca nella struttura di Recalvi, facilitando così la crescita e il consolidamento del mercato iberico.
Ha precisato, poi, che al momento non sono previste sinergie per sviluppare reti di officine di Nexus: “Non entra nei nostri piani creare network di riparazione di Nexus. Continueremo a potenziare la nostra rete RecOficial Service, che negli ultimi due anni è cresciuta molto”.
Infine, Rodríguez ha spiegato le motivazioni della scelta di Nexus: “Entriamo come soci nel distributore portoghese Bombóleo/Iberoturbo, già partner di Nexus. LKQ non attraversa un momento favorevole in Europa e, sebbene collaboriamo commercialmente con loro, non possiamo contare solo su LKQ quando sarà il momento di cercare un partner industriale. Dovremo, quindi, esplorare altre strade. Nexus Iberia è, quindi, un trampolino per prepararci al futuro”.
Una consolidazione “made in Spain”
Un altro elemento rilevante è che l’80% del capitale della nuova società rimane in mani spagnole, un approccio differente rispetto ad altri processi di consolidamento gestiti dall’estero. Come sottolineato da AUTOPOS, “Questo rappresenta una strategia autonoma e distintiva nel panorama europeo”.La scelta del nome “Iberia” indica chiaramente che il progetto non si fermerà ai confini spagnoli: il Portogallo è già nel mirino, con diverse aziende del gruppo presenti sul territorio.
Con Nexus Automotive Iberia nasce un nuovo soggetto che non solo punta a consolidare il mercato dei ricambi auto in Spagna e Portogallo, ma che si propone anche come barriera e alternativa ai colossi internazionali.
Secondo la stampa spagnola, dunque, “la partita è appena iniziata e il mercato iberico, da oggi, non sarà più lo stesso”, sottolineando l’impatto strategico della nascita di Nexus Automotive Iberia.
