News | 27 September 2013 | Autore: Francesco Giorgi

Componentistica automotive: traguardi e obiettivi ZF per il 2013

Fatturato in crescita del 6% nei primi otto mesi del 2013; maggiore presenza in Usa e Cina per la produzione di cambi automatici e assali automotive: i dati salienti dello sviluppo ZF indicati dall’amministratore delegato Stefan Sommer

ZF prosegue il proprio percorso di crescita. E’ quanto indica Stefan Sommer, amministratore delegato del Gruppo, nell’analisi dei primi otto mesi dell’anno. Dal 1 gennaio al 31 agosto, ZF – nonostante la delicata situazione economica a livello mondiale – ha continuato la propria espansione, ha rinforzato la presenza negli Usa e in Cina con nuovi stabilimenti di produzione cambi automatici e assali automotive. Riguardo alle nuove tecnologie, i dirigenti ZF rivolgono l’attenzione sulla nuova unità di controllo elettronica, interamente sviluppata e prodotta in-house, che va ad equipaggiare il cambio automatico ZF a 9 rapporti.

 
 
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L’azienda, specializzata nello sviluppo e produzione di cambi meccanici e automatici, assali per autovetture e veicoli commerciali e industriali, nel periodo 1 gennaio – 31 agosto 2013, indica Sommer, potrebbe raggiungere un fatturato di vendite di 10,98 miliardi di euro. Se le previsioni si avvereranno, la crescita del fatturato rispetto al periodo gennaio  - agosto 2012 sarà del 6%. “Anche se siamo soddisfatti di questo risultato, ancora più importante se si considera la debolezza del mercato europeo, ci aspettiamo un forte impulso nei prossimi mesi - in particolare dal nostro nuovo stabilimento negli USA specializzato in cambi per auto”, indica Stefan Sommer.

Giusto qualche settimana fa, ZF ha dato il via alla produzione del collaudato cambio automatico 8 rapporti e della prima trasmissione automatica 9 rapporti, negli stabilimenti di Gray Court (South Carolina), da dove ogni anno usciranno 1,2 milioni di cambi: i primi clienti a ricevere questo tipo di trasmissioni, saranno Land Rover e Chrysler. A fronte di quest’importante domanda l’impianto verrà esteso per un’area pari alla metà del sito di produzione già in funzione. “Con questa sede, estendiamo la nostra presenza mondiale nel mercato nord americano, che per noi è particolarmente importante” sottolinea Sommer. Nel 2012, infatti, ZF ha prodotto un fatturato di quasi 3,3 miliardi di euro nel Nord America – un aumento delle vendite del 41% se paragonato al 2011. Alla fine della prima metà del 2013, ZF aveva circa 6.800 dipendenti negli stabilimenti del nord America.

La posizione di mercato di ZF, osserva l’amministratore delegato del Gruppo, dovrebbe essere estesa anche all’Asia - Pacifico. In effetti, alla fine di questo mese ZF inaugurerà a Pechino un nuovo stabilimento specializzato nella produzione di assali per autovetture. Circa 350 collaboratori produrranno diverse migliaia di assali all’anno per Beijing Benz Automotive. “Con il 12% delle vendite del gruppo, la Cina rappresenta uno dei mercati più importanti per la ZF”, spiega Sommer. Qui, nel 2012, più di 5.000 dipendenti ZF hanno generato un giro di vendite di 2,1 miliardi, vale a dire il 22 % in più rispetto all’anno scorso. Grazie a questa vendita, la ZF non investe soltanto nella reazione di nuove aree industriali: il Paese, con il suo Centro Ingegneristico di Shanghai, gioca un ruolo di crescente importanza per il comparto internazionale di Ricerca & Sviluppo ZF.

Secondo Stefan Sommer, i nuovi prodotti nel settore della mobilità elettrica, dell’elettronica e del design sempre più leggero, sono caratteristiche sostanziali per il continuo successo del Gruppo. Inoltre, per aumentare le competenze, alla fine di luglio, ZF ha inaugurato lo ZF Composites Tech Center all’interno del polo di Schweinfurt, per lo sviluppo dei processi necessari per la produzione  di prodotti in fibre plastiche rinforzate (FRP). Tutte le Divisioni del Gruppo beneficeranno di queste nuove competenze e questo know-how permetterà a ZF di essere pronta per produrre nuovi e leggerissimi concept design sia per le automobili che per i veicoli da lavoro. “Inoltre, l’unità di controllo elettronica per il nostro cambio  a nove marce è particolarmente importante per noi, perché è la prima volta che  sviluppiamo e produciamo completamente in-house un’unità elettronica di controllo – aggiunge Sommer - In questo modo, i nostri clienti avranno il prodotto completo direttamente da un unico fornitore”.



 
 
 
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