News | 15 October 2014 | Autore: Francesco Giorgi

Italiani e l’auto: salgono i costi, ci si mette di meno al volante

Lo indica il primo Osservatorio UnipolSai sui dati 2013 estrapolati da 1,8 milioni di “scatole nere” di autovetture assicurate con la Compagnia: a causa della crisi, i km percorsi sono di meno; e rispetto al passato, cambiano anche le abitudini.

Gli italiani si dimostrano più attenti agli sprechi: nei consumi quotidiani come nell’utilizzo dell’auto. E’ quanto mette in evidenza, in questi giorni, il primo Osservatorio UnipolSai sul comportamento degli italiani al volante, sviluppato sui dati 2013 estrapolati dalle “scatole nere” di 1,8 milioni di autovetture assicurate con la Compagnia che non registrano soltanto le informazioni relative ai sinistri stradali, ma si comportano come dei tachigrafi e archiviano tempi di marcia e di fermo auto, oltre ai km percorsi giornalmente e settimanalmente.

Il quadro che emerge dall’Osservatorio UnipolSai indica che, negli ultimi anni, gli automobilisti italiani hanno progressivamente diminuito i propri consumi. Più nel dettaglio, la media di percorso in meno registrata in media nel 2013 rispetto al 2011 è di 600 km; sulle percorrenze quotidiane, circa 45 km al giorno, che gli italiani hanno affrontato mediamente per 1 ora e 22 minuti, a una media di 33 km/h, considerate le percorrenze urbane, extraurbane e autostradali.

La situazione migliore si è registrata in Friuli – Venezia Giulia, con 1 ora e 15 minuti in media al giorno trascorsa in auto, a una media di 41 km/h; il rovescio della medaglia è rappresentato dal quadro della Campania: 1 ora e 30 minuti in auto al giorno, a 20 km/h. Fra gli automobilisti che percorrono meno km in auto, la palma di più attenti va ai liguri (meno di 11.000 km all’anno); invece, la regione dove si percorre più strada (oltre 15.000 km) è il Molise.

“Ovviamente”, il rapporto UnipolSai mette in evidenza sostanziali differenze fra chi abita nelle città più grandi e chi invece risiede in quelle più piccole. Chi vive in provincia, ad esempio, riesce a percorrere oltre 5.000 km in più all’anno in confronto agli abitanti delle aree metropolitane di Milano, Roma, Torino, Genova, Napoli e Palermo: questo, va detto, si spiega con un differente assetto logistico, dal momento che le grandi città offrono mediamente meno parcheggi, ma i trasporti pubblici sono più capillari.

Quanto alle fasce d’età e agli orari di maggiore utilizzo della vettura, è l’inizio del fine settimana (venerdì soprattutto, seguito dal sabato) il giorno “preferito” dalla media degli automobilisti per mettersi al volante, esclusi i più giovani che, al contrario, sembra che nel weekend si muovano di meno, ma usano di più l’auto nelle ore notturne (l’8% dei km – il doppio rispetto alla media del 4,6% - vengono percorsi dagli automobilisti più giovani da mezzanotte alle 6 di mattina). E sempre a proposito di giovani: il rapporto di Osservatorio UnipolSai indica che non è assolutamente vero che questi siano i più “spericolati” al volante: la media della loro velocità in auto è di 34,6 km/h, soltanto 1 km/h in più rispetto alle altre fasce d’età, dove – manco a dirlo – i più prudenti sono gli anziani.

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Tags: osservatorio unipolsai abitudini al volante

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