News | 19 December 2014 | Autore: Francesco Giorgi

Gli italiani e l’auto: nel nostro Paese 608 autovetture ogni 1.000 abitanti

Lo rivela un rapporto di Centro Studi Continental su dati ACI e Istat

Oltre a detenere il “record” per il parco auto più datato d’Europa, l’Italia è, nel novero dei Paesi UE, al secondo posto per densità di autoveicoli. Secondo una recente rilevazione effettuata da Centro Studi Continental su dati ACI e Istat, in Italia circolano 608,1 autovetture ogni 1.000 abitanti: in questo, il nostro Paese è secondo soltanto al Lussemburgo (663 auto ogni 1.000 abitanti), ma davanti a tutti gli altri principali mercati UE: Germania (539 auto ogni 1.000 abitanti), Francia (512), Spagna (476) e Gran Bretagna (464).

Inoltre, il rapporto elaborato da Centro Studi Continental mette in evidenza il tasso di motorizzazione regione per regione. Lo studio rivela che la regione italiana con il maggior tasso di motorizzazione è la Valle d’Aosta, dove circolano 1051,3 autovetture ogni 1.000 abitanti. Va detto che, in quest’ultimo caso, il dato non corrisponde alla situazione reale essendo fortemente condizionato dalle condizioni  particolarmente vantaggiose per l’immatricolazione di nuove autovetture che sono state in vigore in Valle D’Aosta negli anni scorsi: condizioni che hanno determinato una crescita abnorme del parco circolante e quindi una distorsione dei dati reali.

Un caso analogo, anche se in misura inferiore, si è verificato in Trentino – Alto Adige (in ogni caso secondo nella graduatoria delle regioni dalla massima densità di automobili ogni 1.000 abitanti), a quota 710. Al terzo posto si trova l’Umbria (682,4), che può essere considerata di fatto – alla luce delle questioni già esposte relativamente a Valle D’Aosta e Trentino – Alto Adige – come la regione che detiene davvero il tasso di motorizzazione più elevato; seguono Molise (643,2) e Marche (639,6).

In coda a questa classifica, e quindi con il minor rapporto tra autovetture circolanti e abitanti, vi sono Veneto (602,4), Lombardia (587,9), Campania (569,5), Puglia (549,9) e Liguria (522,7).

Relativamente alla situazione provincia per provincia, al primo posto c’è Aosta (1051,3), seguita da Trento (739), Isernia (693), Biella (691,8) e Perugia (690,7). Al contrario, le province italiane con il minor tasso di motorizzazione sono Genova (486), Foggia (506,4), Venezia (520,7), Barletta Trani (526,8) e Bari (534,7).

Il rapporto di Centro Studi Continental su dati ACI e Istat mette in evidenza lo stretto legame fra cittadini e autovetture. Detta in soldoni: è chiaro che in Italia non si può fare a meno dell’auto, in massima parte a causa di gestioni non sempre adeguate alle esigenze degli utenti per il sistema di trasporto pubblico, che in Italia non garantisce la stessa libertà di movimento dell’auto. Di più: occorre tenere conto che la crisi economica ha dato il “via” a un processo di allontanamento delle persone dai centri cittadini (troppo cari) e di spostamento non solo verso la prima, ma anche verso la seconda e la terza periferia. E come ci si reca da casa, in periferia, al lavoro? O come si portano i figli a scuola? Nella grande maggioranza dei casi in auto. 

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Tags: statistiche abitudini al volante

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