News | 24 May 2018 | Autore: redazione

Autodis Group sospende l’ingresso in borsa
Autodis Group e Bain Capital, fondo che detiene il 91% delle quote dell’azienda francese, hanno comunicato ieri, 23 maggio 2018, la decisione di sospendere l’ingresso nella borsa di Parigi.
“Nonostante i primi contatti con gli azionisti, che hanno mostrato un forte interesse per Autodis Group, crediamo che la situazione odierna del mercato non rifletta in pieno il nostro potenziale”: questa la motivazione che ha spinto il gruppo francese a non quotarsi in borsa.
Continua, invece, senza sosta l’intenzione di Autodis Group di accelerare la sua strategia di espansione in Europa Occidentale: “Siamo fiduciosi e certi che, grazie al sostegno di Bain Capital, proseguiremo la nostra avanzata nel Vecchio Continente”, continua la nota ufficiale.

Il fondo di Boston, infatti, ha investito molto al fine di far crescere Autodis anche nel mercato europeo, vedi per esempio la nascita di Autodis Italia Holding e le recenti acquisizioni di cui si è resa protagonista.
Ricordiamo infatti che il Gruppo Autodistribution ha ufficializzato il suo ingresso nel mercato italiano nel maggio 2017 con la nascita della nuova società Autodis Italia Holding, compartecipata al 55% dal gruppo francese, mentre le restanti quote fanno capo alla compagine creata dall'unione dei distributori italiani Ovam, Ricauto e Topcar.
Nel novembre 2017 è stata creata la centrale di acquisti Autodis Italia Acquisti S.r.l.; successivamente, nel primo quadrimestre del 2018, Autodis Italia Holding ha continuato la sua “campagna acquisti” con l'acquisizione di Sarco (Padova), F.G.L. (Milano) e G-Group (Napoli).
Ad oggi Autodis Italia Holding genera un fatturato su base annua di oltre 135 milioni di euro.

Autodis Group, invece, principalmente attivo in Francia, Italia, Belgio e Paesi Bassi ha chiuso il 2017 con ricavi consolidati per 1,3 miliardi e un fatturato complessivo di marchio di 1,9 miliardi di euro(*).
 
(*) Il fatturato complessivo corrisponde ai ricavi generati dal Gruppo Autodis tramite le proprie controllate più quello generato dalla rete di distributori indipendenti di Autodis Group, quello dei distributori API controllati da Doyen, l'impatto pro forma delle vendite di Autodis Italia, AD Belux e API Aube e Marne e l'impatto dei ricavi generati dalla rete Mondial Pare-Bris. L'importo aggiunto corrisponde, in ciascun caso, alla quota del fatturato non registrata a livello di Gruppo Autodis.
 

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