Articoli | 18 July 2019 | Autore: Manuela Lai

Equip Auto 2019: Parigi chiama, l’aftermarket risponde

Rinvigorita dal successo della passata edizione, Equip Auto alza l’asticella e punta ad affermarsi come il salone internazionale del post-vendita e dei servizi di mobilità per tutti i veicoli. Come?
Ce lo racconta Mario Fiems, direttore del salone.

 

Spostare la sede dalla storica ma alquanto periferica sede di Villepinte al più centrale quartiere fieristico Paris Expo Porte de Versailles: è stata questa, secondo gli organizzatori, la mossa strategica vincente, che ha contribuito a ridare lustro a questa manifestazione, che si svolgerà quest’anno dal 15 al 19 ottobre prossimi.
Una strategia di trasformazione, perseguita nel 2017, che prosegue anche nell’edizione numero 25, con lo slogan “riparare oggi, preparare il domani”. Con questa premessa - che suona un po’ come una promessa -  Equip Auto si pone al centro delle sfide del mercato aftermarket, proponendosi come un osservatorio a 360° delle tendenze e delle forti evoluzioni in atto.

Evoluzioni e rivoluzioni che vanno dall’uso sempre più massivo delle tecnologie digitali a quelle elettroniche, passando per la connettività, le nuove motorizzazioni, lo sviluppo dei sistemi ADAS… in poche parole: evoluzioni e rivoluzioni – come sottolinea Mario Fiems, direttore del salone – che cambiano il modo di intervenire dei professionisti che operano nelle officine e di tutti quelli che operano nella filiera.
Per rispondere a queste sfide, Equip Auto si è costruita una chiara identità, basata su precisi valori, attorno ai quali ha articolato la sua proposta espositiva. Una proposta che, secondo il direttore della fiera, non deluderà gli espositori e i visitatori, come ci ha raccontato nel corso di questa intervista.

Quella passata è stata un’edizione storica, che vi ha permesso di proporvi oggi sul mercato internazionale come un osservatorio a 360° delle sfide della filiera. Cosa è cambiato e cosa ci dobbiamo aspettare per questa nuova edizione?
Due anni fa la scelta di cambiare il quartiere espositivo è stata vincente: il trasloco a Paris Expo Porte de Versailles, nel centro di Parigi, ha portato ottimi benefici sia in termini di espositori ma soprattutto di visitatori. Oggi vogliamo consolidare quel successo, proponendoci come un evento internazionale generatore di business, con una chiara visione delle sfide di domani.
Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo costruito la manifestazione attorno a tre valori fondamentali, che sono il business, le innovazioni e la convivialità. Si tratta di tre aspetti che ci caratterizzano, perché Equip Auto è sempre stata e continuerà ad essere una fiera dove mantenere i contatti e sviluppare nuove collaborazioni; una fiera che pone al centro le tecnologie e le innovazioni; e soprattutto una fiera in cui espositori e visitatori possono beneficiare di un’esperienza di business interessante, grazie allo spazio espositivo “a dimensione umana”, di poco più di 100.000 mq in cui è possibile trovare un’alta concentrazione di offerta di qualità e di novità.

Vista la velocità con cui sta cambiando il mercato, quali saranno le tematiche al centro di questa edizione?
Sulla base dei tre valori che ho appena descritto, abbiamo costruito tutta la manifestazione, che si focalizzerà su alcune tematiche definite in relazioni con le tendenze forti del mercato. Espositori e visitatori potranno così approfondire argomenti e trovare soluzioni in fatto di connettività, elettrificazione dei veicoli, economia circolare, retrofit, efficienza della supply-chain, formazione e occupazione del settore.

Se guardiamo al mercato dal punto di vista del cliente finale, l’automobilista, ci accorgiamo che oggi i riparatori devono rispondere alle sue domande in tempi rapidissimi; a monte, i distributori e i fornitori devono offrire componenti e ricambi immediatamente. Nel mezzo troviamo internet, che facilita ma può creare anche qualche difficoltà, perché dietro a ogni click c’è un processo logistico molto complesso ed esigente.
Lo sviluppo dell’e-commerce, infatti, impone chiarezza sul mercato. Pensiamo, ad esempio, ad Allopneus.com: nato solo qualche anno fa, ha creato un sistema di distribuzione di pneumatici e ora è il primo distributore online in Europa, ha sviluppato una efficacia piattaforma logistica sulla base solo delle vendite tramite internet. E poi c’è l’ingresso sul mercato di colossi come di eBay e Amazon o come il nuovo entrato Yacarouler. Solo in Francia, si parla di una quota di componenti, ricambi e pneu acquistati tramite internet che si attesta intorno al 10%.

Parliamo quindi di cambiamenti importanti, che hanno una portata enorme, sebbene le conseguenze non siano ancora del tutto espresse sul mercato. La nostra fiera deve essere un osservatorio completo a 360 gradi: come sintetizza lo slogan “riparare oggi, preparare il domani”, vogliamo aiutare i clienti a capire cosa sta succedendo sul mercato e a prepararsi sul futuro.
 

I tre assi portanti di Equip Auto 2019

Sulla base delle diverse tematiche, gli organizzatori hanno sviluppato tre focus.
1.    La manutenzione elettronica, la vera rivoluzione che tocca tutti i professionisti della riparazione. La generalizzazione progressiva degli ADAS e la presenza di computer di bordo rendono la capacità tecnologica una delle grandi sfide della riparazione automobilistica di oggi.
2.    Il pneumatico, un vero e proprio ecosistema attorno al quale sono state organizzate tre conferenze specifiche. L’intento è quello di sviluppare questo settore, portando dei contenuti importanti sull’evoluzione del mercato.
3.    Il post-vendita dei mezzi pesanti, un settore che Equip Auto ha sempre trattato ma che è stato trascurato nelle ultime edizioni. Il mercato dà segnali di ripresa e le aspettative sono positive; c’è una buona base sinergica con l’aftermarket auto.


Parliamo di numeri: cosa dobbiamo aspettarci e quali sono le previsioni?
In un contesto di mercato che presenta prospettive favorevoli, l’edizione 2019 si preannuncia particolarmente promettente.
Rispetto al 2017 abbiamo superato di un 4,5% la superficie espositiva; in termini di aziende, avremmo circa 1.200 marchi (espositori diretti e rappresentati), per un totale di circa 1.000 stand. La percentuale di nuovi espositori è del 19% rispetto alla superficie totale e del 32% per numero di aziende partecipanti: un dato importante perché significa proporre agli operatori delle novità.
L’Italia è ben rappresentata: la parte da leone la fanno le aziende del settore attrezzature, che sono molto forti anche in Francia. Possiamo considerarli espositori molto fedeli a Equip Auto.

Sul versante dei visitatori, partiamo da una base storica di 95.000 visitatori (edizione 2017). Speriamo di bissare questo dato e di superare la soglia dei 100.000 operatori, ma quello che più ci preme è proporre un’offerta più interessante possibile, valorizzandone le novità, per portare sempre più professionisti in fiera. Sono per lo più riparatori (43%), rappresentanti e rivenditori (33%), operatori nei servizi e utilizzatori finali (11%), industria (10%), organizzazioni, consulenti e stampa (5%).

Non è facile soddisfare una platea così ampia. Cosa avete messo in campo a livello comunicativo?
Pensiamo che una comunicazione mirata ma anche diversificata a seconda dei canali sia una scelta giusta. A questo scopo, abbiamo svolto una interessante indagine per scoprire nel dettaglio il profilo del visitatore, con l’obiettivo di capire come comunicare con loro per attrarli maggiormente in fiera. Il focus al momento si concentrato sul segmento del riparatore, per estendersi poi agli altri visitatori.
Abbiamo indentificato tre diverse categorie: il riparatore tradizionale (che cerca contatti, partecipa per la convivialità, è disposto a incontrare altre aziende e organizzazioni); l’imprenditore pragmatico (che ha già preparato tutta la visita, ha l’agenda già fissata e ha fatto un calcolo del ritorno della sua visita); l’imprenditore visionario (che si proietta in un futuro prossimo, vuole scoprire le novità, essere informato e sorpreso).

Equip Auto è anche il salone dell’innovazione, con l’assegnazione dei Grandi Trofei, “Grands Prix de l’innovation”. Cosa ci dobbiamo aspettare quest’anno?
È un nostro punto di forza per accrescere la notorietà e per facilitare il business del salone; un appuntamento ormai storico, dato che la cui prima edizione risale al 1985, quando è stato assegnato il primo premio dell’innovazione. Come dice il nome, con i Grandi Trofei dell’Innovazioni vogliamo valorizzare le tecnologie emergenti del post-vendita: una giuria composta da 48 giornalisti provenienti da 10 paesi assegnerà un Trofeo d’Oro ad ognuna delle sette categorie in gara.

A fine agosto ci sarà l’ultima riunione, quando i candidati avranno tre minuti di pitch per presentare il prodotto. I sette vincitori verranno premiati martedì 15 ottobre, durante il Grand Galà che vedrà la partecipazione di 300 invitati. Ma tutta la comunicazione partirà già prima, in modo che i visitatori saranno già informati su chi sarà il vincitore e potranno sfruttare il salone come osservatorio delle novità.

 

Photogallery

Tags: equip auto 2019

Leggi anche