Approfondimenti | 02 November 2015 | Autore: Pubbliredazionale a cura dell’azienda

Turbocompressori: Italian Quality per l’aftermarket

Una crescita esponenziale dettata dalla capacità di puntare su organizzazione, qualità e servizio e su un prodotto interamente assemblato in Italia: ecco in sintesi chi è Turborail, una neo protagonista nel mercato dei turbocompressori nuovi e rigenerati.

 

Oltre 25 eventi fieristici in tutto il mondo, un’azienda che vende in 50 paesi con sede in Italia con filiali di proprietà in Francia, Ungheria e Polonia, che ha lanciato sul mercato aftermarket un prodotto “Italian Quality” totalmente assemblato ed equilibrato in Italia.
Stiamo parlando di Turborail, un’azienda che negli ultimi quattro anni è balzata alla ribalta per la crescita esponenziale in ogni regione italiana, arrivando ai vertici del mercato per quanto riguarda la vendita di coreassy di alta qualità necessari nell’attività di rigenerazione turbocompressori. 
Da sempre attenta alle esigenze dei rigeneratori, negli ultimi due anni si sta affermando sul mercato della distribuzione nazionale con il turbocompressore nuovo di propria produzione, un articolo molto apprezzato dai ricambisti e da grandi gruppi di distribuzione.
Sentiamo dalle parole del suo amministratore delegato, Matteo Ferrari, quali sono le ragioni del successo di questa realtà dell’imprenditoria italiana, capace di crescere e accettare nuove sfide anche in un mercato complesso come questo.

La qualità nasce da uno “stile italiano”

L’entusiamo che si respira all’interno dell’azienda è contagioso: ambienti luminosi e moderni, collaboratori giovani e motivati, una cura maniacale del prodotto che viene letteralmente “coccolato” in fase di assemblaggio. 
“Siamo concentrati quotidianamente nello sviluppare nuovi modelli e nel garantire ai nostri partner prodotti di grande affidabilità con un ottimo rapporto qualità/ prezzo – spiega Matteo Ferrari, amministratore delegato di Turborail - La nostra crescita è rapida ma sostenibile, seguiamo un progetto ben delineato iniziato quattro anni fa, che fa leva sulla vendita dei nostri prodotti solo al primo anello della filiera. Vogliamo distinguerci, dando la possibilità a tutti i nostri partner di commercializzare i nostri prodotti senza la paura di venire scavalcati arrivando all’officina o addirittura al privato. Questa politica commerciale, a cui tutti noi teniamo molto e per questo abbiamo anche redatto un Codice di condotta commerciale, è apprezzata dai nostri partner e sta dando buoni frutti.”
Il segreto di Turborail è quello di essere in grado di seguire tutto il processo di filiera del prodotto, un plus di assoluto valore riconosciuto dal mercato.
“Abbiamo investito molto facendo parecchi sacrifici, non solo in Italia ma anche all’estero, per poter essere competitivi e avere un controllo pressochè totale sul prodotto – prosegue Ferrari. Non siamo importatori e non ‘ribrandizziamo’ a nostro nome cambiando il solo packaging. Sviluppiamo, produciamo, assembliamo e testiamo un prodotto ormai riconosciuto come top level quality. Possiamo seguire e sostenere il cliente producendo ciò che lui desidera. Avere clienti in Argentina, Germania, Sud Africa e Corea è sicuramente sinonimo di aver intrapreso il giusto percorso”. 

Il futuro è in crescita

Parlando di prospettive e progetti per il futuro, Ferrari afferma: “sicuramente il mercato Italia risponde bene: sia i turbocompressori completi sia i coreassy Turborail sono apprezzati dagli operatori. Le previsioni per il 2015 sono di un aumento del fatturato di circa il 35-40%: un chiaro segnale che stiamo percorrendo la giusta strada”.
“Ciò non fa altro che motivarci ancor di più a lavorare e crescere affinché i nostri partner commerciali, gli istallatori e gli automobilisti siano sempre più soddisfatti di acquistare un prodotto Turborail” conclude Ferrari.

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Tags: turbocompressore turborail

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