News | 16 June 2025 | Autore: Tommaso Caravani

Ricambi online: con eBay cresce l’usato

eBay celebra 30 anni e rilancia sull'economia circolare dei ricambi auto in Italia.

In un contesto economico in continua evoluzione, eBay si conferma un attore sempre più attivo nel settore del ricambio, celebrando i suoi 30 anni di attività con un occhio di riguardo all'Italia e all'economia circolare nel settore automotive. 

L'evento, tenutosi presso la Copernico Tower di Milano lo scorso 12 giugno, ha visto la partecipazione di figure di spicco di eBay e del settore.
Dopo i saluti iniziali, Margot Olifson, country manager Italia di eBay. Olifson ha sottolineato la dimensione globale della piattaforma, forte di 134 milioni di utenti attivi e una presenza in 190 paesi.
Ha evidenziato come eBay sia un punto di riferimento per l'acquisto di prodotti usati, ricondizionati e rigenerati, con l'usato che rappresenta ancora il 40% del totale tra usato e ricondizionato. 

Il motto "If it's on your mind, it's on eBay" si estende perfettamente al mondo dei ricambi auto, un segmento in cui eBay sta investendo in modo strategico, indagando la propensione all'acquisto dei consumatori con il supporto di Ipsos.

La crescita dell'usato e la ricerca Ipsos: un segmento in forte espansione

Francesco Faà di Bruno, responsabile Italia e Francia del settore Motor di eBay, ha illustrato come la categoria Motor sia la più venduta sulla piattaforma, con una crescita eccezionale nel segmento dell'usato.

"Abbiamo voluto capire il perché di questa crescita" ha spiegato Faà di Bruno. Le ragioni sono molteplici e affondano le radici nel tempo: le prime vendite online di ricambi usati in Italia da parte dei demolitori su eBay risalgono al lontano 2002, quando l'e-commerce era ancora agli albori.

Un altro fattore determinante è il potere d'acquisto dei consumatori. L'auto, con i suoi costi di manutenzione, rappresenta una voce di spesa rilevante. La possibilità di risparmiare optando per ricambi usati o ricondizionati diventa quindi un'opportunità significativa, soprattutto in un'attività che non è sempre "di piacere".
Inoltre, l'invecchiamento del parco circolante rende la riparazione dei veicoli più complessa e costosa, spingendo i proprietari verso soluzioni economicamente più vantaggiose.

Per approfondire questi aspetti, eBay ha commissionato una ricerca a Ipsos, presentata da Ivana Stanojevic, direttore ricerca di Ipsos.
L'indagine, condotta a fine marzo su un campione online di 1.000 intervistati tra i 18 e i 65 anni, ha rivelato dati illuminanti.
Il 94% del campione possiede una o più auto, con un utilizzo molto assiduo (60% quotidianamente).
Il 61% effettua manutenzione almeno una volta all'anno, e il 55% ha posticipato o addirittura rinunciato alla manutenzione per ragioni economiche.

Il fenomeno del "fai da te" (DIY) è in aumento: il 46% del campione ha effettuato autonomamente piccole riparazioni, come lavaggio, cambio olio, sostituzione batterie e lampadine, e controllo pressione pneumatici. Francesco Faà di Bruno ha aggiunto che, sebbene l'Italia fosse in fondo alla classifica del DIY 6-7 anni fa, una ricerca GIPA 2025 indica una crescita del DIY del 4%.

Meccanici, risparmio e fiducia: le sfide e le opportunità

Ivana Stanojevic ha evidenziato un dato significativo: il 48% degli intervistati non ha mai ricevuto una proposta di ricambio usato dal proprio meccanico. Francesco Faà di Bruno ha sottolineato il contrasto con la Francia, dove dal 2018 i meccanici sono obbligati a proporre un doppio preventivo (nuovo e usato), accelerando in modo notevole il mercato dei ricambi usati.
A livello europeo, si sta lavorando per l'implementazione della direttiva ELV (End of Life Vehicle).

Secondo il campione Ipsos, oltre il 50% degli intervistati ritiene di poter risparmiare tra il 30% e il 50% sul costo di un ricambio nuovo optando per l'usato. Francesco Faà di Bruno ha precisato che su eBay il risparmio può superare anche il 70% rispetto al listino del costruttore.

La ricerca Ipsos ha rivelato che il 44% del campione ha acquistato ricambi usati nell'ultimo anno, e di questi il 37% lo ha fatto più frequentemente quest'anno. Il 38% si dichiara possibilista, mentre il 19% non ha mai acquistato ricambi usati e non intende farlo.
Le principali remore di quest'ultimo gruppo riguardano la sicurezza dei pezzi, la garanzia (sebbene il Codice del Consumo preveda garanzie di uno o due anni) e la qualità, oltre alla fiducia nel venditore

Francesco Faà di Bruno ha rassicurato su questi punti, affermando che eBay punta sulla tracciabilità e dispone di un robusto sistema di giudizio dei venditori, molti dei quali sono aziende demolitrici.

Canali di acquisto e futuro del settore: tracciabilità e certificazione

Ivana Stanojevic ha illustrato cosa impatta sulla scelta di chi non compra ricambi usati: il 62% desidera maggiori informazioni e il 59% attribuisce grande importanza alla garanzia.
Per quanto riguarda i canali di acquisto, il 38% si rivolge ai canali fisici (meccanici, dealer, negozi di ricambi), mentre solo il 13% cita i siti online. 
Tra i prodotti più acquistati da chi ha già comprato ricambi usati figurano pneumatici, ricambi di carrozzeria, illuminazione, interni e kit tagliando.
Il 37% compra ricambi per sé nei negozi fisici, il 34% tramite meccanici, il 33% online e il 25% si rivolge ai mercatini dell'usato.
Francesco Faà di Bruno ha aggiunto che eBay, a differenza del campione generale, registra una crescita significativa nella vendita di motori completi.
Le motivazioni principali per l'acquisto online sono il vantaggio economico, la varietà di scelta, gli sconti, la comodità e la possibilità di trovare prodotti rari, inclusa la possibilità di acquistare ricambi usati dall'estero, ampliando notevolmente la disponibilità.

Anselmo Calò, presidente dell'Associazione Demolitori Autoveicoli (ADA), collegato in video, ha fornito un quadro dettagliato del settore dei demolitori in Italia, stimando circa 1.460 operatori, la maggior parte dei quali di piccole dimensioni (meno di 1.000 veicoli gestiti).
Ha evidenziato una maggiore specializzazione nei veicoli al Nord Italia, mentre al Sud le aziende sono spesso ibride, trattando vari tipi di rottami. L'ADA, con circa 300 associati, raccoglie il 35% dei veicoli da demolire in Italia. 

Nel 2024, 1.360.000 veicoli sono stati ritirati dalla circolazione (non necessariamente demoliti). Guardando al 2023, circa 700.000 veicoli sono stati rottamati e il 25% esportato. Calò ha stimato circa 900.000 rottamazioni nel 2024, con un aumento dovuto agli incentivi statali (seppur non ancora presenti nel 2025) e all'invecchiamento del parco circolante dal 2019.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il ricambio più cercato non è per i veicoli più vecchi, ma per la fascia 3-6 anni, spesso provenienti da veicoli incidentati acquistati direttamente dai demolitori.

Quasi tutti i demolitori vendono online, sia su portali verticali sia su piattaforme generaliste come eBay. Calò ha lamentato la mancanza di dati specifici sulla vendita di ricambi usati in Italia, data la coesistenza di canali fisici (al banco) e online, che oggi si equivalgono, ma vedranno un futuro sempre più orientato al digitale. 
Calò ha anche denunciato la presenza di "inquinanti" nel mercato online, con numerosi venditori che immettono prodotti di dubbia provenienza, un problema che dovrebbe coinvolgere le istituzioni.

L'impegno di eBay per un ecosistema integrato e tracciabile

Riguardo alla direttiva ELV (End of Life Vehicle), Anselmo Calò ha ribadito l'importanza delle indicazioni fornite da ADA e dalle altre associazioni europee, in particolare la spinta per l'introduzione di un'etichetta per i ricambi usati online. Questa etichetta dovrebbe riportare il VIN di provenienza e i dati dell'impianto in cui il veicolo è stato smaltito, elementi fondamentali per contrastare il mercato nero.

Francesco Faà di Bruno ha confermato l'impegno di eBay: "Sappiamo che la tracciabilità e l'origine del ricambio, sia nuovo che usato, sono fondamentali per noi. Abbiamo già implementato soluzioni per garantire il più possibile l'origine dei ricambi usati." 

Nel Regno Unito e in Francia eBay ha già lanciato un'etichetta sulla piattaforma che certifica che il ricambio è venduto da un autodemolitore verificato e certificato (VHU agréé in Francia).
Nelle prossime settimane, questo sistema sarà introdotto anche in Italia, garantendo che il ricambio provenga da un centro di demolizione legittimo. Sebbene il badge non influenzi la visibilità nei ranking, Francesco Faà di Bruno ha precisato che in Francia, a un anno dal lancio, gli annunci con il bollino convertono molto meglio.

In conclusione, eBay intende puntare su un ecosistema integrato dal costruttore fino al demolitore, come già avviene in Francia e nel Regno Unito. Questo richiede il coinvolgimento di tutti gli attori – istituzioni, demolitori, assicuratori – nella sensibilizzazione del consumatore. "C'è tanta educazione da fare, l'automobilista deve essere tranquillizzato sulla sicurezza. Noi come eBay continueremo a fare lobbying per dare maggiore visibilità ai demolitori," ha affermato Faà di Bruno.

La sfida della codifica e la gestione dei resi

Durante la conferenza, è stata sollevata la questione dell'errata codifica dei ricambi, un punto chiave per il successo della vendita.
Francesco Faà di Bruno ha spiegato che eBay sta lavorando intensamente per migliorare questo aspetto. "Fino a qualche anno fa li vendevamo senza compatibilità, oggi lavoriamo per codificare. È uno dei principali lavori del nostro IT", ha dichiarato Faà di Bruno.
Attualmente, il cliente finale può trovare il ricambio tramite la targa del veicolo, che propone dei ricambi per targa, mentre i professionisti utilizzano il codice OE o il VIN. Per quanto riguarda i resi, il tasso attuale si attesta attorno al 3-5%.

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