News | 12 April 2018 | Autore: redazione

Ammortizzatori: la nuova Citroën C5 Aircross sceglie KYB

È con orgoglio che KYB Europe annuncia un’importante fornitura: l’azienda del Sol Levante, che ha sviluppato con PSA un concetto di sospensione basato su ammortizzatori passivi, è stata scelta per la nuova Citroën C5 Aircross.
 

L’esperienza sul mercato di KYB e i suoi numeri, le hanno permesso di raggiungere un importante traguardo: l’azienda giapponese, che produce circa 57 milioni di ammortizzatori all’anno destinati sia per l’OE sia per l’IAM, è stata scelta come fornitore per la nuova Citroën C5 Aircross. Grazie a un’azione congiunta con PSA, infatti, è stato sviluppato un concetto di sospensione basato su ammortizzatori passivi, in grado di unire alte prestazioni e costi competitivi.

Tra i maggiori produttori mondiali di ammortizzatori per il primo equipaggiamento (ad oggi un’auto su cinque monta ammortizzatori KYB), l’azienda del Sol Levante ha uno sguardo sempre rivolto al futuro e volto ad anticipare le esigenze del mercato, non dimenticandosi mai di sostenere installatori e autoriparatori nella loro attività quotidiana. Come? Offrendogli un prodotto all’avanguardia, di qualità e supportandolo con strumenti e servizi pensati per facilitare il lavoro di tutti i professionisti.

Vediamo adesso più in dettaglio i segreti che stanno dietro a questa importante novità per il primo impianto e tutte le informazioni tecniche necessarie.
 

Sistema KYB con doppi fermi idraulici

Il segreto di questo concetto rivoluzionario è un sistema di doppi fermi idraulici. La corsa complessiva dell’ammortizzatore può essere divisa in tre parti differenziate per le quali l’ammortizzatore fornirà caratteristiche diverse. La prima parte corrisponde alla posizione intorno al centro della corsa. In quest’area di lavoro la forza smorzante è fornita dal convenzionale sistema di valvole nel pistone e dalla valvola di base. La seconda e la terza parte corrispondono alle posizioni vicino alla fine della corsa di compressione e rimbalzo, con la compressione idraulica e il fermo di rimbalzo che forniscono energia di assorbimento aggiuntiva.

Questa suddivisione permette alle valvole principali dell’ammortizzatore di focalizzarsi sul comfort e affida ai fermi idraulici la responsabilità di gestire situazioni più esigenti quando si presentano. Perché questo avvenga in modo efficiente, il fermo di rimbalzo e quello di compressione devono entrambi essere in grado di fornire un sufficiente assorbimento dell’energia e avere una risposta molto flessibile.

I fermi forniscono un livello di comfort senza precedenti e creano quello che Citroën ha descritto come “effetto tappeto volante”, in quanto sembra che l’auto voli sopra ai dislivelli e alle buche della strada.
 

Le sfide…

Le sfide affrontate da KYB durante lo sviluppo di questo sistema a doppi fermi idraulici sono state enormi. Un punto importante è stato mantenere indipendente la principale modalità smorzante dell’ammortizzatore rispetto ai componenti che fanno parte dei fermi idraulici. Questo obiettivo è stato raggiunto con calcoli idraulici e tramite analisi agli elementi finiti (FEA) verificati poi da prove su strada.

Un altro requisito essenziale era la progettazione delle diverse componenti con una robustezza sufficiente a far fronte alle elevate richieste del veicolo anche nelle condizioni peggiori. Per raggiungere questo obiettivo, KYB ha valutato diverse opzioni in termini di materiali e diverse geometrie prima di raggiungere la soluzione ottimale. È stato necessario, infatti, realizzare tutti i componenti con la massima precisione.

Fermo di rimbalzo: come funziona?

Il principio di funzionamento del fermo di rimbalzo si basa su un segmento in plastica rinforzata piazzato nel tubo interno dell’ammortizzatore attraverso una deformazione che definisce l’area di lavoro del fermo idraulico di rimbalzo stesso. Quando la guarnizione di rimbalzo entra in contatto con il segmento, si crea una nuova camera ad olio, il che vuol dire che l’olio è in grado di uscire da questa camera solo attraverso l’apertura del segmento. Questo flusso controllato genera una forza idraulica che può essere modificata regolando l’apertura del segmento. Inoltre, l’area di lavoro di questo fermo idraulico può essere modificata variando la lunghezza della deformazione del tubo interno.

Per il fermo di compressione idraulica si usa un principio simile. Una nuova camera ad olio si crea tramite l’interazione di un componente polimerico posizionato nel pistone dell’ammortizzatore e di un tubo metallico fissato a pressione nell’assemblaggio della valvola di base. La parte in polimero è costruita con alcune aperture per il passaggio dell’olio, il che permette di regolare la potenza fornita dal sistema. Per ottenere la potenza massima desiderata, una valvola addizionale pre-compressa è inserita nel sub-assemblaggio della valvola di base. L’installazione del fermo di compressione idraulico permette al costruttore del veicolo di semplificare altri componenti del sistema delle sospensioni quali il paracolpi a compressione, oltre a ridefinire alcune delle parti strutturali, a causa della minore potenza che sarà trasmessa al telaio del veicolo.
 

Comfort e ambizioni future

KYB è stata in grado di fornire un sistema che unisce la robustezza a un’ampia gamma di regolazioni, il che fornisce al veicolo uno smorzamento leggero quando è richiesto comfort e con una manovrabilità eccellente quando è necessario il controllo. È importante sottolineare che queste caratteristiche sono ottenute con un sistema passivo, che assicura un’imbattibile tempo di risposta e costi competitivi.
KYB sta utilizzando il sistema a doppio fermo idraulico in altri veicoli di prossima introduzione sul mercato europeo come Citroën C4 Cactus.
 

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Tags: Kyb ammortizzatori sospensioni psa

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