News | 20 January 2017 | Autore: a cura della redazione su dati ANFIA e ACEA

Mercato Europa 2016: più di 15 milioni di immatricolazioni, +6,5%

Bene dicembre e il 2016: crescono le immatricolazioni in Europa (paesi EFTA inclusi). Spicca fra tutte la posizione dell'Italia che segna un +13,1%. Vediamo in dettaglio gli ultimi aggiornamenti ACEA.

"E Sono tre gli incrementi consecutivi". Il 2016 è il terzo anno consecutivo nel quale il mercato auto Europa è cresciuto, esattamente del 6,5%, e i volumi del 3,2% rispetto al 2015. La positività complessiva ha riguardato soprattutto l’Europa occidentale.
 Il mercato europeo raggiunge i volumi più alti mai registrati a dicembre”. Vediamo come. Ammontano a 1.193.286 le immatricolazioni di auto a dicembre (+3,2% su dicembre 2015) nel complesso dei paesi dell’Unione europea allargata e dell’EFTA. Nell’intero 2016, invece, i volumi ammontano a 15.131.719 unità (+6,5% sul 2015). Questi sono i dati recentemente diffusi da ACEA.
 
Italia spicca fra tutti, +13,1%
Buona parte del merito va a quattro dei cinque mercati più grandi, cresciuti in maniera sostanziale: l'Italia ha segnato un +13,1% (per leggere la notizia clicca qui), la Spagna è cresciuta del 9,3%, la Francia del +5,8% e la Germania del +3,7% mentre il Regno Unito ha registrato un piccolo calo pari a -1,1% anche se è il nuovo record per il mese di dicembre. Aurelio Nervo, Presidente di ANFIA, ha commentato così: "Il 2016 è il terzo anno consecutivo positivo per il mercato europeo, che ha saputo assorbire l'instabilità politica e economica connessa a eventi come la Brexit e il referendum costituzionale in Italia. In Europa Occidentale il mercato è aumentato del 5,8%, arrivando a 13,97 milioni di immatricolazioni, mentre nei nuovi Paesi UE l'incremento è stato del 15,9% con 1,16 milioni di auto vendute. I cinque major markets sono valsi il 72,9% dell'intero mercato europeo: superando gli 11 milioni di nuove immatricolazioni. Questo volume, se supera del 6,4% il dato del 2015, è ancora il 6,3% in meno rispetto ai volumi record del 2007".

Il podio: Italia, Spagna e Francia
Dopo l’Italia segue la Spagna con 96.886 immatricolazioni a dicembre (+9,3%). Il paese segna la nona crescita mensile consecutiva. Nei 12 mesi del 2016, i volumi arrivano a 1.147.007 immatricolazioni complessive (+10,9%), su livelli ancora inferiori a quelli del 2008, anno di inizio della crisi, ma non lontani dal potenziale del mercato auto spagnolo, che si colloca, nel breve periodo, a 1,3 milioni di unità. Secondo l’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC, facendo leva sulle buone condizioni economiche e sul miglioramento dell’occupazione previsti per il 2017, il mercato, per l’anno in corso, potrebbe superare 1,2 milioni di immatricolazioni.
In Francia, a dicembre, si registrano 194.372 nuove immatricolazioni, il 5,8% in più rispetto a dicembre 2015. Nei dodici mesi del 2016, il mercato raggiunge 2.015.177 unità, il 5,1% in più rispetto al 2015, percentuale che scende a +4,7% a parità di giorni lavorativi (252 giorni nel progressivo 2015 contro 253 nel progressivo 2016). Il mercato dell’usato, secondo le stime di CCFA, registra 480.282 unità a dicembre, in rialzo del 4,3%. Nel 2016, i volumi complessivi si attestano a 5.643.359 unità, con un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un nuovo record di volumi dopo quello registrato nel 2007, con 5,57 milioni di transazioni. Il buon andamento del mercato del nuovo non ha, quindi, avuto ripercussioni negative sul mercato dell’usato. Il rapporto vetture usate/vetture nuove vale 2,79 nel 2016 (2,9 nel 2015).
 
Germania e Regno Unito? Calma piatta
Nel mercato tedesco sono state immatricolate a dicembre – che ha contato un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso mese del 2015 - 256.533 unità (+3,7%), mentre a gennaio-dicembre le nuove immatricolazioni sono 3.351.607 (+4,5%). L’Associazione tedesca dell’automotive VDA fa notare che si tratta del terzo anno consecutivo in crescita, che ha spinto le immatricolazioni al livello più elevato dell’intero decennio (bisogna tornare indietro al 2009, con 3,8 milioni di immatricolazioni, per superarlo). Gli ordini sul mercato domestico segnano, però, una lieve flessione sia a dicembre che nell’anno da poco concluso (-1%).
Il mercato inglese, infine, a dicembre totalizza 178.022 autovetture (-1,1%), secondo mese in calo nell’intero anno. Nel 2016 i volumi si attestano a 2.692.786 unità (+2,3%), stabilendo un nuovo record di immatricolazioni. I consumatori sono stati attratti, secondo l’Associazione inglese dell’automotive SMMT, da un’ampia gamma di modelli disponibili, nonché da vantaggiosi finanziamenti. Il mercato inglese presenta un vasto assortimento, con 44 brand e quasi 400 differenti modelli di vetture. E il 2017 sembra avere le carte in regola per delinearsi come un altro anno competitivo, con quasi 70 lanci di nuovi modelli già pianificati nell’arco dei 12 mesi.
Il segmento delle flotte ha avuto il peso maggiore sull’incremento dei volumi nel 2016, totalizzando il valore record di 1,38 milioni di unità. Il canale dei privati rimane ad un livello superiore alla media degli ultimi anni, con 1,2 milioni di unità immatricolate nel 2016, nonostante i cali della domanda registrati negli ultimi 3 trimestri.
 
Confronti internazionali
Le vendite globali di light vehicle (LV) registrano una crescita del mercato a novembre 2016 dell’8,7% con 7,83 milioni di unità, che portano il consuntivo dei primi 11 mesi a 79,33 milioni, con una crescita del 5,5%.
L’area Asia/Pacifico registra l’andamento migliore: +12% nel mese e una quota del 52,8% sul mercato mondiale LV e +10% nel cumulato con una quota del 48%.
Nell’area Nafta il mercato registra un aumento del 5,8% (21,5% di share) a novembre e mantiene il segno positivo per il cumulato da inizio anno +1,6% e una quota del 24% sul mercato mondiale.
Nell’area Europa il mercato LV cresce del 7,3% nel mese (20,8% di share) e mantiene il segno positivo nel cumulato con un rialzo del 5,4% e una quota del 22,8% sulle vendite globali.
Il mercato LV in Sud America registra un calo dello 0,6% nel mese e del 12,8% nel cumulato, con una quota del 4,2% sul mercato mondiale (era del 5,1% a gennaio-novembre 2015).
 

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