Articoli | 01 September 2004 | Autore: David Giardino

Rimat, mezzo secolo nella distribuzione di ricambi per la riparazione indipendente

Abbiamo incontrato Gianfranco Casalino, amministratore unico della Rimat di Bari, per conoscere quest'importante realtà immersa nel mercato della riparazione pugliese da circa cinquant'anni.

Avevamo già sperimentato la nota ospitalità di questa regione e Gianfranco Casalino, amministratore unico della Rimat, non ha smentito la splendida tradizione regionale che permette di far prevalere il rapporto personale alle logiche del business. La pulizia e l’ordine della sede aziendale danno l’impressione di trovarsi in una farmacia piuttosto che nel magazzino di un distributore regionale di ricambi. La Rimat è uno dei principali specialisti della distribuzione di ricambi in Puglia. L’intervista a Gianfranco Casalino ci aiuterà a capire come la Rimat abbia raggiunto questo risultato.

Come nasce la Rimat?
La Rimat nasce negli anni ‘60 come:
R ricambi
I industriali
M macchine
A agricole
T trattori
Distributrice, pertanto, di ricambi industriali e agricoli. Dopo alcuni anni diventa concessionaria della Bertolotti ed in seguito di OMP ed FG. Nel gennaio 75 le quote sono state acquistate da Gianfranco Casalino e Michele Pansini, i quali acquisiscono nuove concessioni come FERODO, MONROE, ecc.

È stata una scelta che oggi rifarebbe?
Parlano le cifre: nel 1975 avevamo un fatturato di 120 milioni di lire all’anno. Nel 2003 abbiamo raggiunto i 3,7 milioni di euro, nel 2004 prevediamo di superare i quattro milioni.

A cosa deve questo successo?
Il successo dipende da molteplici ragioni: la serietà che il mercato ci riconosce (per noi un dato fondamentale); l’inserimento di nuovi marchi importanti quali Bosch e Metelli.

Quando siete entrati a far parte del Gruppo i.di.a.?
Siamo fra i soci fondatori del progetto. Nel 2000 abbiamo deciso di unirci non solo per contare di più nel mercato, ma anche per dare un futuro all’autoriparazione indipendente. In quest’ottica è nata l’officina Point Service. Ciò a cui puntiamo è migliorarci ulteriormente per pretendere maggiori garanzie di qualità da parte di tutto il network: in tal modo gli investimenti pubblicitari fatti anche grazie ai nostri partner di sempre (Monroe, Bosch e Metelli) daranno i risultati voluti.
Come avete migliorato il vostro servizio?
Negli ultimi anni il nostro modo di lavorare è molto cambiato. Siamo in grado di consegnare in 12 ore in tutta la Puglia, cosa impensabile fino a poco tempo fa. Tale capacità organizzativa ha permesso ai ricambisti di ridurre al massimo i propri magazzini, portandoci ad aumentare considerevolmente i nostri: del resto è fondamentale reinvestire continuamente gli utili in azienda.

Qual è il malessere del mercato della riparazione?
Il problema è sicuramente nei pagamenti. Alcune strutture pur di vendere sono disposte a effettuare pagamenti con scadenze a 360 giorni, aggiungendo inoltre promozioni a promozioni. In Puglia siamo in più di una trentina di distributori di varia grandezza, sicuramente troppi. Alcuni sono destinati a chiudere o a essere comprati da aziende più grandi.

Mi descrive la Rimat?
Abbiamo 2.600m2 di magazzino coperto e 1.500m2 di spazio esterno. Lavoriamo con sette magazzinieri, cinque impiegati, sei agenti e un direttore vendite. Abbiamo inoltre un tecnico formatore per il supporto alle officine e per i corsi di formazione per i ricambisti partner.

Cosa serve per essere un distributore di ricambi di successo?
Una gamma di prodotti completa nel settore meccanico (ma ci stiamo specializzando anche nell’elettronico); un buon rapporto con clienti e fornitori; un gruppo coeso e la consapevolezza di essere, uniti, una realtà importante.

Distribuite ricambi originali ed equivalenti?
Distribuiamo entrambi i prodotti, selezionando i marchi che riteniamo migliori per comparto; d’altronde i marchi da noi attualmente distribuiti sono: AP Automotive Products, Arvin Ansa, Ate, Bosch, Eco, Gates, IPS, Lucas, Metelli, Monroe, Ocap, Purflux, TRW Automotive, UfI Filters, Unigom, Walker.

Quale sarà il futuro della distribuzione e riparazione indipendente?
Potranno soppravvivere solo le strutture più efficienti e affidabili. Anche le officine dovranno crescere, sia in dimensioni sia in qualità. Proprio per questo abbiamo creato Point Service: per accrescere le competenze degli autoriparatori.

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