Articoli | 07 April 2014 | Autore: Redazione

Come nascono gli ammortizzatori KYB?

Dove e come nascono gli ammortizzatori KYB? L’azienda ha ben 30 unità produttive in tutto il mondo, compreso lo stabilimento di Gifu (Giappone). Numerose le inaugurazioni negli ultimi anni: vediamone alcune.

La società KYB è uno dei principali produttori di ammortizzatori per il primo impianto e l’aftermarket. L’attenzione che l’azienda dedica alla progettazione e alla produzione di ammortizzatori, molle sospensione, kit per la protezione e il montaggio delle sospensioni e altri componenti, è alla base della reputazione di KYB come produttore di componenti di elevata qualità.
 
La qualità inizia dalle materie prime
A garanzia della prestazioni eccellenti e durature nel tempo dei prodotti KYB, l’azienda segue con particolare cura la selezione dei materiali e lo svolgimento dei processi produttivi nell’ambito di uno scrupoloso controllo qualità. Controllo che risulta facilitato dal fatto che gli stabilimenti sono di proprietà dell’azienda. Le fabbriche KYB sono luoghi che riflettono perfettamente la filosofia aziendale da tutti i punti di vista, dalla ricerca della massima qualità all’impiego delle tecnologie più all’avanguardia.

KAMS: centro di eccellenza in Spagna
La fabbrica KAMS, che sta per KYB Advanced Manufacturing Spain, a Los Arcos, vicino a Pamplona, in Spagna, è in attività dal 2009. Il sito è frutto di un ingente investimento, che, fra l’acquisto del terreno, la costruzione dello stabilimento e la messa in opera degli impianti produttivi, è stato di oltre 20 milioni di euro.
Un investimento in controtendenza in un periodo di tagli finanziari globali, e a dimostrazione dell’impegno costante di KYB per mantenere una posizione di primo piano fra i produttori mondiali di ammortizzatori ed espandere la propria presenza in Europa. Lo sviluppo generato da KAMS non è solo quantitativo: oltre a consentire la produzione di un alto numero di ammortizzatori KYB, l’impianto è anche in grado di produrre applicazioni di primo equipaggiamento di nuova concezione. In questa fabbrica si producono infatti ammortizzatori anteriori e posteriori di primo impianto per la storica casa di produzione tedesca BMW, e più precisamente per la serie 5.
 
Messico: le pompe idrauliche
L’espansione della capacità produttiva di KYB non riguarda solo gli ammortizzatori: è del 2013 l’apertura in Messico di una nuova fabbrica per la produzione di pompe idrauliche per auto con cambio continuo. Questo tipo di cambio (noto anche come CVT, acronimo dell’espressione inglese Continuously Variable Transmission) non prevede livelli di marcia predeterminati, ma una variazione continua fra minimo e massimo che consente di ottimizzare i valori di consumo e potenza. Usato soprattutto nelle vetture a trazione anteriore, il cambio continuo permette una guida più confortevole e migliori prestazioni, oltre a essere più ecologico in quanto riduce consumi ed emissioni. La produzione di queste pompe idrauliche rientra quindi nella ricerca continua di KYB di componenti dall’impatto per quanto possibile contenuto sull’ambiente. Con i suoi 21.000 metri quadri la nuova fabbrica avrà una capacità produttiva di 100.000 pompe al mese e il potenziale per produrre in futuro anche ammortizzatori idraulici.

KYB è anche ECU
L’attenzione di KYB per la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni porta anche a  collaborazioni con altre aziende: è il caso di Nissan Motor, che lavora con KYB per sviluppare in anteprima mondiale un sistema sterzante ad adattamento diretto. KYB fornirà l’unità di controllo elettronico (ECU), l’assemblaggio delle trasmissioni e il motore a reazione per il nuovo sistema, che sarà montato sulla Skyline, primo veicolo a essere prodotto con questa nuova tecnologia di serie. 
Per la produzione di questo componente KYB ha realizzato un sito dedicato, gestito dall’azienda KYB Trondule. Qui la produzione ha già avuto inizio e una nuova linea è stata creata anche per l’assemblaggio di motori a reazione e per le trasmissioni.
In futuro, KYB avrà un sistema integrato per componenti elettroniche che coprirà tutte le fasi, dallo sviluppo dei prototipi alla valutazione e agli stadi della produzione in massa.
 

Le molle di Chrudim
Ultimo in ordine cronologico è lo stabilimento per la produzione di molle sospensione nella Repubblica Ceca, a Chrudim, a circa 15 km dalla fabbrica di ammortizza. Il nuovo sito è stato costruito per supportare la crescente domanda per le molle KYB K-Flex in Europa e in Eurasia.
L’investimento iniziale è stato di circa 10 milioni di euro; i lavori sono iniziati a maggio del 2013 e si sono conclusi alla fine dell’anno scorso. La produzione è iniziata nelle prime settimane del 2014. Il processo produttivo è stato implementato basandosi sui più elevati standard di produzione. Un processo di pallinatura accuratamente controllato aumenta in modo considerevole la resistenza alle sollecitazioni meccaniche della molla finita. Tutte le molle K-Flex sono trattate con fosfati prima del rivestimento epossidico, a garanzia di una finitura forte e resistente dalle marcate capacità di resistenza alla corrosione. 
Un nuovo sistema di marchiatura a laser utilizzato in esclusiva da KYB assicura inoltre la tracciabilità.

Ammortizzatori di qualità

Fra gli stabilimenti di nuova apertura e le fabbriche storiche, KYB è in grado di produrre ogni anno decine di milioni di ammortizzatori e altri sofisticati componenti. Tutti gli stabilimenti KYB sono certificati ISO9001, QS9000 e ISO14001.
I contr
olli effettuati da KYB durante la produzione sono estremamente severi: ogni elemento riguardante la qualità e la funzionalità viene controllato. KYB verifica le specifiche di progetto, la qualità dei componenti e dei processi produttivi.
Dal punto di vista dei parametri
di funzionalità, KYB verifica le aperture dei pistoni per il passaggio dell’olio, il carico iniziale delle valvole e delle molle, spessori e portata di valvole e pistoni e i carichi di serraggio dei dadi. L’attenzione di KYB per la qualità va però oltre i pur stringenti requisiti degli enti certificatori: i controlli proseguono infatti anche dopo che gli ammortizzatori hanno lasciato la fabbrica; vengono testati su pista, presso un circuito all’avanguardia situato in Giappone, dove si trova anche una pista realizzata con 22 diversi tipi di manto stradale, che permette di valutare le prestazioni delle sospensioni in ogni tipo di condizione.






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