Una tecnologia avanzata nel settore delle turbine a geometria variabile per ottenere consumi ed emissioni ridotti, senza pregiudicare le prestazioni.

Un occhio all’economia di esercizio e alla riduzione delle emissioni, ma senza pregiudicare le prestazioni: è l’indirizzo che viene scelto dai produttori di componestistica per le parti powertrain di ultima generazione. Non fa eccezione lo specialista BorgWarner, che in questi giorni annuncia l’equipaggiamento, a bordo del piccolo 1.4 Tdi a tre cilindri di Volkswagen, della nuova turbina a geometria variabile VTG (Variable Turbine Geometry).

 
 
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La “famiglia” di turbocompressori VTG by BorgWarner è stata progettata in funzione dei consumi di carburante e della riduzione di emissioni, attraverso un miglioramento termodinamico risultante dalla modifica della girante nella quale l’angolo di afflusso dell’aria è stato variato, e – nel caso del 3 cilindri turbodiesel di Volkswagen – aiuta al raggiungimento di due livelli di potenza: 75 e 90 CV. Entrambe le unità sono Euro 6, e i valori di consumi ed emissioni sono stati calcolati nell’ordine del 21% in meno rispetto alla precedente generazione di motori (a bordo di Volkswagen Polo, il consumo a ciclo medio si attesta su 3,1 litri per 100 km).



 
 
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